venerdì 21 febbraio 2014

TAGLIOLINI E CARCIOFI CREMOSI

Una maniera un poco diversa per preparare la pasta con i carciofi. Una salsina cremosa, dal gusto deciso e leggero, ma ALT! niente panna, solamente carciofi, formaggio e prezzemolo. 
Qui ho utilizzato i tagliolini di grano saraceno che trova da Eataly, ma nulla vieta di preparare la ricetta anche con dell'ottima pasta secca.
Chiamatelo pesto, o salsa o sughetto, insomma l'importante e' servire questo piatto con un ottimo vino bianco frizzante!
pasta carciofi

Ingredienti per 4 persone
  • 350 g di tagliolini di grano saraceno freschi
  • 4 carciofi
  • uno spicchio di aglio
  • 50 g di Gran Moravia grattugiato + un poco in scaglie per la decorazione
  • un bicchiere di vino bianco secco
  • un grosso ciuffo di prezzemolo
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.
Pulite i carciofi, divideteli a meta' e tagliatele ogni meta' in 3 spicchi. Se meritano, pulite anche i gambi e tagliate il cuore a dadini.  Lavateli in acqua leggermente acidulata con un poco di succo di limone.
Scolate i carciofi e raccoglieteli in una casseruola con 5 cucchiai di olio extravergined'oliva, meta' del prezzemolo tritato e lo spicchio d'aglio intero pelato. Rosolateli per qualche minuto a fuoco vivace e bagnate con il vino bianco. Cuocete con il coperchio per una ventina di minuti a fuoco molto lento.
Travasate il contenuto della pentola nel bicchiere del mixer, frullate tutto con il prezzemolo rimasto, sale pepe e il Gran Moravia grattugiato. Unite anche un cucchiaio di acqua di cottura di tagliolini che avrete nel frattempo messo a lessare sul fuoco.
Scolate i tagliolini e condite tutto con la salsa di carciofi appena preparata. Decorate i piatti con scaglie di Gran Moravia.

mercoledì 19 febbraio 2014

POLPETTE SVUOTAFRIGO RICOTTA E PROSCIUTTO

"Non crediate che io abbia la pretensione d'insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale fu forse il primo a darne il modello al genere umano. Intendo soltanto dirvi come esse si preparino da qualcuno con carne lessa avanzata; se poi le voleste fare più semplici o di carne cruda, non è necessario tanto condimento" ... Cosi' diceva l'Artusi ne 1881, parlando di polpette, e piu' specificatamente spiegando come sia un piatto speciale per reciclare gli avanzi.
E in effetti sono una notevole ricetta per riciclare tutti gli avanzi, non solo di carne, aggiungiamo pure verdure, pesce riso e chi piu' ne ha piu' ne metta. Io le ho preparate con la ricotta e il prosciutto, davvero particolari!
polpette svuotafrigo ricotta prosciutto

Ingredienti per 4 persone:

  • 180 g di ricotta
  • 100 g di prosciutto cotto
  • un uovo
  • 80 g di pane grattugiato + un poco per impanare
  • un ciuffo di prezzemolo
  • olio per friggere q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • 200 ml di salsa di pomodoro
  • noce moscata q.b.
  • sale e pepe nero q.b.

Raccogliete nel bicchiere del mixer la ricotta, il prosciutto, l'uovo, il prezzemolo e il pane grattugiato e avviate l'apparecchio. 
Frullate a media velocità fino a ottenere un composto omogeneo e sodo. In caso risultasse ancora morbido unite ancora un poco di pane grattugiato.
Condite con sale, pepe nero di mulinello e una generosa grattata di noce moscata.
Formate con l'impasto delle palline non piu' grosse di una noce e passatele nel pane grattugiato.
Scaldate l'olio per friggere in una padella larga, non dovra' essercene molto, giusto un dito di profondita' e friggete dolcemente tutte le polpette.
A parte scaldate due cucchiai di olio extravergine d'oliva, unitevi la salsa di pomodoro e fate restringere tutto a fuoco lento per una quindicina di minuti circa. Aggiustate di sale.
Ripassate nella salsa le polpette appena fritte finche' non saranno ben calde e rosolate.
Servite immediatamente.



lunedì 17 febbraio 2014

COTOLETTE AROMATICHE IN CARPIONE

Il carpione l'ho sempre provato solo con le acciughe e il pollo, in fin dei conti: che cosa non e' buono fritto, e sopratutto in carpione.
Oggi mi sono cimentata con le fettine di manzo, coperte da una panatura aromatica. E come accompagnamento, peperoni e cipolle... buonissimo!
La lista degli ingredienti e' un po' lunghina, me ne rendo conto, ma per la meta' sono cosine che si hanno sempre in casa.
carne in carpione, aceto manzo

Ingredienti per 4 persone:
  • 800 g di fettine di manzo
  • un grosso ciuffo di prezzemolo
  • 2 rametti di timo
  • 2 rametti di maggiorana
  • un rametto di rosmarino
  • 2 spicchi di aglio
  • una cipolla rossa
  • un peperone rosso
  • un peperone giallo
  • 200 ml di aceto bianco
  • 100 ml di vino bianco
  • 2 uova
  • 2 tazze di pane grattato
  • farina q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • olio per friggere q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.
Tritate finemente nel mixer il prezzemolo, uno spicchio di aglio, la maggiorana e il timo. Mescolate il trito ottenuto al pane grattugiato.
Pulite le verdure, tagliatele a pezzi e  rosolatele in padella con un filo di olio extravergine d'oliva,lo spicchio di aglio rimasto schiacciato e il rosmarino. Bagnate con l'aceto e il vino bianco e fate sobbollire una una decina di minuti. Allontanate dal fuoco.
In una piatto largo e profondo, battete le uova assieme a un pizzico di sale e il pepe.
Passate le fettine di manzo prima nella farina, poi nell'uovo e infine nel pane grattugiato aromatico.
Friggetele in abbondante olio caldo, asciugatele e sistematele in un piatto da portata profondo.
Versatevi sopra le verdure con il loro liquido e fate raffreddare.
Servite a temperatura ambiente.
Si conservano sigillate in frigorifero anche due giorni.





domenica 16 febbraio 2014

TORTA DI CIOCCOLATO AL CARAMELLO


Messaggio per la Ari :
- ecco la ricetta che mi avevi chiesto. Scusa, la pigrizia mi ha portato a scordarmi di scrivertela per e-mail. Beh domani mattina, se hai un minutino per vedere il mio blog, eccola! -
Questa ricetta e' un mio cavallo di battaglia, talmente veloce e semplice, che quando non so che fare o ho poco tempo e stupidamente mi sono proposta di portare un dolce a una cena, propongo questa tortina!
cioccolato e caramello

Ingredienti per 6 persone
  • 170 g di cioccolato al caramello (tipo tavoletta lindor al caramello)
  • 100 g di burro Paesanella Brazzale
  • 2 uova intere
  • 70 g di farina
  • 60g di zucchero
Accendete il forno a 180°C.
Raccogliete in una ciotola il cioccolato al caramello tagliato a pezzi, aggiungete il burro Paesanella Brazzale a cubetti e sciogliete tutto molto lentamente a bagnomaria. Mescolate spesso cosi' da amalgamare i due ingredienti.
Con una spatola mescolate le uova, con lo zucchero e la farina setacciata in una ciotola capiente. Unite poi il cioccolato al caramello fuso assieme al burro Paesanella Brazzale, e mescolate senza smettere sempre con la spatola.
Quando la preparazione sara' liscia e omogenea, versate tutto in una tortiera di 20 cm di diametro imburrata e infarinata.
Infornate a 180°C per 15 minuti.
Sfornatela torta, anche se non sembrera' cotta, non preoccupatevi, lasciate raffreddare almeno un'ora prima di tagliarla.
Servite a temperatura ambiente.

sabato 15 febbraio 2014

ASTICE ALL'AMERICANA O ARMORICANA DI JULIA CHILD

Abbiate il coraggio delle vostre azioni! Afferrate saldamente il coltello e zac! Non abbiate paura, lo shock per aver messo fine all'esistenza di un'astice passera' poco dopo, quando il profumo paradisiaco di questo piatto invadera' la vostra cucina.
Ora, consideratemi anche un'assassina, criticatemi, ma se avete "paura" di procedere alla crudele disfatta dell'astice, vi consiglio di tuffarlo qualche secondo in acqua bollente, oppure di metterlo in freezer per almeno un'oretta, cosi' da tramortirlo un poco. Quest'ultima e' la soluzione che preferisco, cosi' tutti i succhi del crostaceo non andranno sprecati nell'acqua.
Ecco una delle ricette estrapolate dal libro della Child. L'astice, che puo' essere anche un'aragosta, all'americana, o armoricana, e' un piatto piuttosto laborioso, ma con un po' di impegno ci si puo' riuscire.
Inoltre questo piatto si puo' preparare anche con un po' di anticipo, come descrivo nell'ultimo paragrafo prima della fine.

astiche americana armoricana julia child
Ingredienti per 6 persone

  • 3 astici
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • una carota 
  • una cipolla 
  • 2 scalogni
  • 2 spicchi di aglio
  • 60 ml di cognac
  • 450 g di pomodori maturi
  • 230 ml di brodo di pesce
  • 350 ml di vino bianco secco
  • un ciuffo di prezzemolo 
  • 85 g di burro 
  • sale e pepe nero q.b.

Lavate e pelate tutte le verdure.
Tagliate la carota e la cipolla a dadini piccolini e raccoglieteli insieme in una ciotolina. Tritate finemente lo scalogno e raccoglietelo, in un'altra ciotolina, con gli spicchi di aglio schiacciati.
Tuffate i pomodori in una pentola di acqua bollente, rigirateli per 3 secondi e scolateli con una schiumarola in una ciotola contenete acqua ghiacciata. Attendete qualche minuto, in questo modo riuscirete a spellarli facilmente. Togliete i semi e l'acqua di vegetazione e riducete tutto a dadini. Tenete da parte.
Dividete gli astici in due.. Utilizzate un coltello affilato e lungo, con forza partite dal centro della testa e, afferrando l'astice per il capo, praticate un taglio netto, deciso, sulla sua lunghezza. Rimuovete il sacchetto sabbioso e gli intestini. Conservate il corallo e il cervello (o materia verde).Staccate le chele e le articolazioni e spezzatele. Separatela coda dalla testa.
Scaldate l'olio in una larga padella finche' sara' bello caldo ma non fumante. Aggiungete i pezzi di astice,con la parte della carne rivolta verso il basso, e saltate qualche minuto. Girateli, affinché i carapaci risulteranno rossi brillanti. Rimuovete l'astice dalla padella e tenete da parte.
Versate nella stessa padella dove avete cotto l'astice la cipolla e le carote a dadini, cuocete tutto a fuoco lento, finche' le verdure non saranno morbide. Una decina di minuti circa.
Accendete il forno a 180°C.
Condite l'astice con sale e pepe, rimettetelo nella padella con le verdure, aggiungetelo scalogno tritato e gli spicchi di aglio schiacciati. Con la padella sul fuoco moderato, versate il cognac. Facendo attenzione al viso, incendiate il cognac con un accendino e agitate la padella lentamente finche' la fiamma non si sara' dissolta. 
Unite il brodo, il vino, i pomodori e il concentrato di pomodoro, mescolate bene, portate a ebollizione e trasferite, incoperchiato nel forno caldo. Regolate il calore cosi' da far bollire leggermente l'astice. Tenete in forno per 20 minuti circa.
Mentre l'astice bolle, passate al setaccio il corallo e il cervello tenuti da parte assieme al burro, raccogliete tutto in una ciotola e tenete da parte.
Quando l'astice e' pronto, mettetelo in un piatto. Se preferite tirate fuori la polpa dal carapace. 
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      se volete preparare il piatto in anticipo, fermatevi qui
 e conservate tutto in frigorifero, fino a mezz'oretta prima di servire 
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Mettete una padella sul fuoco e rapidamente fate bollire il sugo di cottura dell'astice, finche' non sara' leggermente addensato. Se necessario aggiustate di sale e pepe. 
Versate un bicchiere di salsa calda nella ciotola con la mistura di burro e corallo, amalgamate bene e riversate tutto nella padella aggiungendo anche l'astice. Scaldate tutto lentamente senza riportare a bollore.
Mettete le mezze aragoste nei piatti individuali e servite con la salsa calda.

Bene, se avete resistito a leggere tutta la ricetta, posso dirvi che ho cercato di rimanere il piu' fedele possibile nella traduzione della ricetta, ho solo invertito dei passaggi, mi sembra piu' logico dire di prepararsi tutte le verdure in anticipo, invece che citarle, magari durante un passaggio un po' difficile.
La salsa io l'ho passata al minipinner, per renderla puo' omogenea, spero non sia peccato!

Se vi interessa ora vi traduco il passaggio del libro che introduce la ricetta, che ho trovato davvero spassoso, anche perche' me lo sono immaginato con la voce della vera Julia Child!!
L' homard à l'àmericaine e' un'astice vivo tagliato in pezzi, saltato nell'olio finche' i carapaci diventano rossi, quindi fiammeggiato nel cognac e bollito con vino, sapori, erbe e pomodori. In Francia, a meno che non siate a una cena formale, la carne e' lasciata nei carapaci e gli ospiti  li scavano affiancati da una ciotola per le mani e un tovagliolo. Siamo a conoscenza che molte persone non francesi preferiscono che la carne sia rimossa dai carapaci prima di essere impiattata, il che e' abbastanza pesante, perche' significa piu' lavoro per il cuoco.
L'origine dell'homard à l'àmericaine e' oggetto di discussione. Alcune autorita' lo chiamano a l'àrmoricaine, nome che deriva dalla zona dell'Armorique, in Bretagna, dove nascono gli astici. Altri dicono che armoricana sia un nonsense, perche' il sapore di pomodoro, non e' tipico della Bretagna, anzi e' piu' facile che la ricetta sia stata creata da un cuoco parigino con inclinazioni provenzali che titolo' la preparazione in onore di un cliente americano, oppure in onore della provenienza esotica del pomodoro. In ogni caso, e' una splendida ricetta per l'astice.






giovedì 13 febbraio 2014

PEPERONI ALL'AGRO E PINOLI TOSTATI

Un piatto da preparare in anticipo. Anzi e' piu' buono il giorno dopo.
Peperoni e aceto balsamico, ma quello vero... dell'acetaia La Vecchia Dispensa!


peperoni pinoli aceto balsamico


Ingredienti per 4 persone

Lavate i peperoni sotto l'acqua corrente e tagliateli a meta'. Eliminate i semi e i filamenti bianchi, poi tagliateli a striscioline.
Pulite e tagliate a fettine sottili i cipollotti rossi di Tropea.
Riunite le verdure in una padella con un filo di olio extravergine d'oliva e cuocete tutto a fuoco vivo per una decina di minuti, o comunque fino a quando le verdure saranno tenere.
Unite lo zucchero, l'Aceto Balsamico di Modena I.g.P Etichetta Rossa La Vecchia Dispensa e lasciate caramellare per qualche minuto.
A parte, in una piccola padella tostate i pinoli velocemente sulla fiamma alta.
Trasferite i peperoni su di un piatto di portata e decorate con i pinoli.
Servite a piacere, tiepido o a temperatura ambiente.

mercoledì 12 febbraio 2014

UN NUOVO ACQUISTO

Ebbene, l'ho fatto!
L'ho comprato.
Ovviamente su Amazon.com, ed era era da po' che lo cercavo. Ma in Italia e' introvabile. E fino a poco tempo fa ero rimasta scioccata dal suo prezzo tanto da mettere nel dimenticatoio il pensiero di comperarlo.
Fino a qualche giorno fa, quando ho rivisto un film, IL film, che una che scrive un blog di cucina, non puo' non aver visto.

Allora mi sono messa di nuovo alla ricerca: ed eccolo in versione economica.
Il prezzo rispetto alla edizione di lusso, e' nettamente migliore, diciamo che con la meta' mi ci e' uscito anche un dvd...

Da quando e' arrivato, caspita non riesco a staccare il naso dalle sue pagine.

Beh Se ancora non avete capito di cosa sto parlando, eccolo:


Primo step da superare: l'inglese, ma se anche non lo conoscete benissimo, il google translator e' un'ottima arma!

Secondo step: le misure. Come ben sapete gli americani non usano il sistema metrico decimale, ma quando capirete che tbs saranno cucchiaini e tbl cucchiai e vi doterete di una bilancia digitale con il tastino di conversione in libbre, meta' del lavoro sara' fatto.

Step tre: capire come sono strutturate le spiegazioni delle ricette. Infatti gli ingredienti li trovate elencati accanto ad ogni passo, o paragrafo, della spiegazione della ricetta.

Potrei definire Mastering the art of French coocking una specie di Cucchiaio d'argento della cucina Francese, ma piu' approffondito.
Julia Child vi accompagnera' con le sue spiegazioni e qualche piccolo disegnino, nella sapiente arte della cucina francese, e leggendo le pagine vi sembrera' di sentire il suo buffo accento.


domenica 9 febbraio 2014

CROSTATA DI MELE CREMOSA


Buongiorno e buona domenica a tutti.
Questa settimana, per il Sweet Sunday, vi voglio addolcire con una crostata alle mele piu' cremosa che mai. 
Di questa stagione, la frutta non e' molto varia, quindi sfruttiamo al meglio mele e pere che adesso sono davvero dolcissime e succulente.
Nell'elenco degli ingredienti consiglio le mele Terese, ma visto che non si trovano molto spesso, si possono sostituire tranquillamente con quelle di qualita' Renetta o ancora con mele sode e dure, che resistono alla cottura.
crostata di mele cremosa

Ingredienti per 6 persone

Per il guscio
200 g di farina 0
100 g di burro salato a temperatura ambiente, morbido
1/2 cucchiaio di zucchero
un tuorlo
3 cucchiai di acqua fredda

Per il ripieno
800 g di mele Teresa
50 g di burro
un pizzico di cannella
30 g + 2 cucchiai di zucchero
2 uova intere
60 g di panna liquida
50 g di mandorle a lamelle

In una ciotola raccogliete la farina, tagliate il burro a pezzetti, aggiungetelo e impastate velocemente alla farina cosi' da ottenere delle grosse briciole. Prendetene un poco alla volta e fregatele tra le mani in modo da ridurre tutto in briciole piu' fini. Raccogliete tutto a fontana e mettetevi al centro il tuorlo e l'acqua. 
Mescolate acqua e tuorlo con la forchetta, unite lo zucchero e successivamente amalgamate tutti gli ingredienti senza impastare, ma premendo con i palmi delle mani, cosi' da non far diventare la pasta troppo elastica, fintanto che la pasta risultera' omogenea.
Raccoglietela in una palla,avvolgetela in un foglio di pellicola e fate riposare la pasta per 2 ore nel punto meno freddo del frigorifero. 
Pelate le mele e tagliateli a dadini di circa un centimetro di grandezza. Sciogliete il burro in padella, unite 2 cucchiai di zucchero e i dadini di mele e fate saltare tutto rapidamente. Infine unitela cannella, un pizzico o un cucchiaino, a vostro piacere.
Riprendetela pasta dal frigo, infarinate leggermente il piano di lavoro e stendetela dello spessore di 1/2 centimetro. Arrotolate la pasta stesa sul matterello e rivestitevi uno stampo per crostate (possibilmente dal cerchio mobile) di 26 centimetri di diametro, imburrato e infarinato. Ritagliate tutt'intorno la pasta in eccesso.
Distribuite nel guscio di pasta, senza premere, le mele saltate in padella e passate nel forno caldo a 200°C per 25 minuti.
Nel frattempo preparatevi la crema: in una ciotola battete con una frusta le uova intere, la panna e lo zucchero rimasto (30g).
Passati 25 minuti, togliete la crostata dal forno, versatevi sopra la crema, cospargete la superficie di mandorle a lamelle e rinfornate per altri 10 minuti.
Servite tiepida o fredda. 

sabato 8 febbraio 2014

TOPINAMBUR E SCAMORZA, AL FORNO

Oramai la mia fissa sono i topinambur!
Questa torta per me e' stata una piacevole rivelazione. Molto particolare nel gusto, facile da preparare e se volete stupire gli ospiti, farete un vero figurone.
Adesso che mi viene in mente, se avete in casa piccole formine da forno, questa ricetta si puo' anche preparare in formato finger food, da servire calda con l'aperitivo.

topinambur al forno

Ingredienti per 4 persone
  • 350 g di topinambur
  • 250 g di scamorza affumicata
  • 50 g di grana padano 
  • 30 g di burro
  • pane grattugiato q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.

Lavate accuratamente i topinambur e, con una mandolina, tagliateli a fettine sottili facendoli cadere in una ciotola con acqua ghiacciata.
Riducete a fettine sottili anche la scamorza.
Foderate un teglia rotonda di 40 cm di diametro con carta da forno inumidita e ben strizzata. Spennellatene poi il fondo con un poco di burro fuso.
Disponete dentro la teglia un primo strato di topinambur, accavallando le fettine, spennellate con un poco di burro fuso, cospargete con un poco di grana, salate e pepate, quindi aggiungete le fettine di scamorza.
Ricoprite anche lo strato di formaggio con una spolverata di grana, e un poco di burro.
Terminate la preparazione con un ultimo strato di topinambur, burro grana e pane grattuggiato.
Infornate a 180°C per 30-40 minuti.
Servite calda a fette.

Con questa ricetta partecipo al contest di "Acqua e Menta"!


giovedì 6 febbraio 2014

CARPACCIO CROCCANTE

Spesso in casa mia capita di mangiare carpaccio e carne cruda. Anche perche' abbiamo fornitori degni di nota di cui ci possiamo fidare. Solo che non ero mai andata molto lontana dai soliti condimenti, come la rucola, il grana, l'olio eccetera. 
Poi mi e' capitata sotto mano una ricettina, che mi ha fatto venire voglia di provarla. Ovviamente, ma che lo dico a fare, come sempre, dopo le mie dovute modifiche!


Ingredienti per 4 persone
  • 400 g di fettine sottili di vitellone (carpaccio)
  • 100 g di pane tipo casereccio
  • un cuore di sedano
  • un cipollotto di Tropea fresco (sostituibile se non in stagione con i cipollotti freschi)
  • 50 g di Gran Moravia da tavola
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.
Lavate le verdure. Mondate il cuore di sedano, pelate il cipollotto e tagliate entrambi a julienne. Immergete il tutto in acqua fredda per un'oretta, in modo che si arriccino e diventino croccanti.
Tagliate il pane a dadi non troppo grossi, raggruppateli in una teglia, ungeteli con un poco di olio extravergine d'oliva e infornate a 200°C per 10 minuti.
Tritate grossolanamente i dadi di pane tostato utilizzando un coltello.
Suddividete nei piatti individuali le fettine di carpaccio, unite poi i riccioli di sedano, quelli di cipolla e spolverate con le briciole di pane tostato.
Completate con il Gran Moravia tagliato a scaglie, sale, pepe nero di mulinello e un filo di olio extravergine d'oliva.

mercoledì 5 febbraio 2014

LA PAPPA AL POMODORO

Piatto della tradizione contadina, il suo ingrediente principale e' il pane raffermo toscano, quello sciapo per intenderci.
Tanto famosa che negli anni sessanta Rita Pavone la decanta in una canzone scritta dalla grandissima Lina Wertmuller e musicata dal maestro Rota.
La pappa al pomodoro e' ottima anche il giorno dopo, fredda a temperatura ambiente, e a dire la verita' in Toscana, in un agriturismo mi e' capitato di gustarla tiepida con la mozzarella fresca sciolta al suo interno.
Nell'elenco degli ingredienti indico i pomodori freschi, ma nulla vieta durante l'inverno di preparare questo piatto con i pomodori pelati conservati.
pappa col pomodoro con il pomodoro

Ingredienti per 4
  • 800 g di pomodori S.Marzano o Piccadilly
  • 300 g di pane toscano (senza sale) raffermo, non vecchio
  • 400 ml di brodo vegetale
  • una cipolla
  • un peperoncino
  • uno spicchio di aglio
  • 6 foglie di basilico
  • un cucchiaino di zucchero
  • pecorino non troppo stagionato per decorare
  • sale e pepe q.b.
Portate a bollore una pentola colma di acqua, tuffatevi i pomodori per pochi minuti, 2 al massimo, scolateli, passateli in acqua fredda e poi pelateli.
Strofinate lo spicchio d'aglio pelato sulle fette di pane raffermo.
In una pentola di coccio soffriggete leggermente la cipolla tritata finemente, unite poi il peperoncino a pezzetti, i pomodori pelati tagliati  grossolanamente e privati dei semi,  il cucchiaino di zucchero, coprite completamente di brodo vegetale e fate cuocere 20 minuti a fuoco lento.
Ora unite il pane e continuate la cottura altri 20 minuti circa, mescolando spesso cosi' da disfare il pane e non far attaccare la pappa al fondo. Aggiustate di salee pepe.
Verso fine cottura unite le foglie di basilico spezzettate con le mani.
Servite calda, tiepida o a temperatura ambiente, con a piacere scaglie di pecorino.

lunedì 3 febbraio 2014

SPAGHETTI ALLA RICOTTA,CAPPERI E OLIVE

Questi spaghetti possiamo definirli anche un piatto unico.
Apparentemente puo' sembrare una pasta leggera,  si rivelerà sostanziosa e decisamente saziante.
Negli ingredienti indico la ricotta di pecora perche' piu' saporita, ma si puo' usare tranquillamente anche quella vaccina o di capra.


Ingredienti per 4 persone:
  • 320 g di spaghetti
  • 250 g di ricotta di pecora
  • 250 ml di latte
  • 70 g di olive taggiasche
  • un cucchiaio di capperi dissalati
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 2 cucchiai di pinoli
  • erba cipollina fresca q.b.
  • sale e pepe q.b.
Portate a bollore l'acqua per la pasta e lessate gli spaghetti.
Nel frattempo, tritate meta' capperi, meta' olive e qualche filo di erba cipollina. Mescolate tutti gli ingredienti e tenete da parte.
In una ciotola, utilizzate una frusta per lavorare a crema la ricotta assieme al latte.
Trasferite tutto in una larga padella con l'olio e scaldate gli ingredienti per fonderli assieme, unite anche il trito di capperi,olive e erba cipollina.
Mescolate bene, fate rapprendere un pochino il sugo, cosi' che diventi leggermente sodo. Salate e pepate.
Tostate velocemente i pinoli.
Scolate la pasta, versatela nella padella con la ricotta e fate insaporire per un minuto.
Servite bollenti, nei piatti individuali decorando con le olive e i capperi rimasti interi, completate con qualche filo di erba cipollina e i pinoli tostati.

domenica 2 febbraio 2014

BRIGADEIRO E BEIJINHO

Per inaugurare la rubrica domenicale, direttamente dal Brasile ecco a voi queste golose palline!.
I brigadeiro (generali, in italiano) sono quelli al cioccolato mentre i beijinho (bacetti), sono al cocco. Dolcetti,semplici facili e sopratutto senza l'uso del forno!
Buona domenica!
brigadero beijinho latte condensato senza forno

Ingredienti per circa 20 dolcetti
  • 400 ml di latte condensato
  • 100 g di burro
  • un cucchiaio di cacao amaro
  • 2 cucchiai di farina di cocco + un poco per la decorazione
  • codette colorate di zucchero q.b.
Cominciamo con i beijinho.
In una casseruola, mescolate bene 200 ml di latte condensato, 50 g di burro e due cucchiai di farina di cocco. Cuocete a fuoco bassissimo, girando spesso per una decina di minuti.
L'impasto sara' pronto quando comincerà' a staccarsi dalla casseruola.
Trasferite tutto in una ciotola imburrata e lasciate raffreddare, in seguito refrigerate per un'oretta.
Ora preparate i brigadeiro.
Mescolate in una casseruola gli ingredienti rimanenti: 200 ml di latte condensato, 50 g di burro e un cucchiaio di cacao. Cuocete a fuoco bassissimo continuando a girare con una frusta per una decina di minuti.
Anche qui, l'impasto sara' pronto quando comincerà' a staccarsi dalla pentola.
Trasferite tutto in una ciotola imburrata e lasciate raffreddare, in seguito refrigerate per un'oretta.
Quando gli impasti saranno raffreddati, riprendeteli e, separatamente  formate delle palline, più' o meno della grandezza di una noce.
Passate i beijinho, quelle chiare in un po' di farina di cocco, mentre quelle al cacao,i brigadeiro nelle codette di zucchero colorato. Man mano che formatele palline, inseritele nei pirottini e disponetele su di un vassoio da portata.
Conservate in frigo.


sabato 1 febbraio 2014

LA VECCHIA DISPENSA, una nuova collaborazione


La storia de La Vecchia Dispensa inizia quattro generazioni fa, quando la famiglia Tintori iniziò ad invecchiare in preziose botti di legno l'Aceto Balsamico. Una dolce eredità preparata con passione dai padri come dote di ogni figlia. 
Nel 1973 nonno Mario aprì sulla Piazza della Dama un ristorante chiamato "Al Castello". Piatti semplici e ricette della più pura tradizione modenese erano il punto fermo della sua cucina. Grazie alla passione per i fornelli di nonna Clementina, e delle successive generazioni, il ristorante fu presto meta di clienti affezionati. Spesso con alcuni di loro il rapporto divenne talmente stretto che iniziarono a pregarci di poter portare a casa un "pezzo" della cucina del ristorante, un ricordo ceduto sotto forma di conserve o di Aceto Balsamico. Si andava allora nella dispensa di casa, un grande mobile di legno scuro, dove si custodivano per l'inverno i prodotti sott'olio, i sott'aceti e le confetture preparati durante l'estate: questo era il posto anche dell'Aceto Balsamico, conservato in pesanti orci di terracotta.
Finalmente nel 1975 nacque "La Vecchia Dispensa". La famiglia decide di rimanere sulla Piazza della Dama, a due passi dal ristorante, nella palazzina di famiglia affacciata sulla pianura. Nel piccolo laboratorio artigianale a piano terra, si cuocevano i mosti d'uva, aromi dolci e penetranti che avvolgevano la piazza. Le ricette della tradizione modenese che si tramandavamo da generazioni, si trasformarono così in file interminabili di vasetti e orci, tutti pazientemente riposti su scaffali di legno. Il negozio al piano di sopra era, ed è ancora oggi, la bottega scelta per offrire i migliori prodotti. Infine, giungendo nel sottotetto, si entrava nell'acetaia, dove da decenni si custodivano le antiche batterie e gli utensili per prendercene cura, un tesoro da mostrare ad amici e clienti del ristorante.

Ma veniamo all'aceto Balsamico di Modena I.G.P.

Ogni Aceto Balsamico ha caratteristiche uniche dettate dalla qualità delle materie prime e la totale assenza di
caramello o addensanti. Il tempo trascorso all’interno dei barili determina l’aumento della densità e dei profumi conferendogli pregio. La Vecchia Dispensa identifica l'Aceto Balsamico di Modena I.G.P. in funzione della densità e del colore della greca a foglie presente sulle etichette.
Inanzi tutto la produzione dell'aceto Balsamico di Modena deve essere effettuata nel territorio delle province di Modena e Reggio Emilia. Il mosto che si utilizza per la produzione può provenire da 7 vitigni: Trebbiani,
Lambruschi, Sangiovese, Albana, Ancellotta, Fortana, Montuni. Le uve dell'Acetaia provengono da filari di collina e maturano su terreni argillosi fino ad Ottobre per conferire all’uva un più alto tenore di zuccheri.
Frutto della pigiatura delle uve e' il mosto cotto, ingrediente principale, la quale lenta e controllata cottura consente la concentrazione per evaporazione degli zuccheri aumentando la densità, di conferire un colore bruno al mosto, con un sentore classico, infine abbiamo una sterilizzazione del mosto che diventa la base per far crescere le Madri batteriche e i lieviti.
La Maturazione avviene all'interno di botti di legno pregiato di diversa capacità, in grado di trasmettere profumi e aromi caratteristici al prodotto. La qualità dei legni è di primaria importanza e vengono utilizzati: Rovere, Castagno, Ginepro, Gelso, Frassino e Ciliegio. Nel corso degli anni i barili si arricchiscono a loro volta dei profumi del Balsamico, e permettono di farlo maturare. Forme e capacità delle botti derivano da una tradizione secolare che fa parte della storia stessa del Balsamico.
Le botti de La Vecchia Dispensa vengono tramandate da generazioni. Le più “recenti” risalgo agli anni ’70 dello scorso secolo. Il legno così impregnato di profumi di Balsamico è in grado di donare al prodotto finale note qualitative superiori rispetto a barili di nuova fabbricazione ampliamenti usati.Le botti sono realizzate in differenti essenze di legno, questo per permette di ottenere aromi e profumi intensi anche nel prodotto a denominazione I.G.P. La capacità dei barili si aggira mediamente sui 70-80 litri. Questo consente uno scambio ottimale tra legno e prodotto. È opinione della famiglia che barili di dimensioni superiori risultino meno indicati perché minore è il contatto tra massa del prodotto e superficie interna del legno. Questo aspetto, spesso trascurato, risulta invece fondamentale nella produzione di qualità dove ci si prende cura di ogni aspetto produttivo.
 Riassumendo:
   La Vecchia Dispensa garantisce:
  • alti standard qualitativi di produzione 
  • materie prime garantite di origine italiana 
  • totale assenza di coloranti 
  • no OGM 
  • affinamento in antichi barili pregiati 
  • ingrediente principale: mosto cotto 
Ma l'azienda non si ferma solo alla produzione di aceto balsamico, ci sono anche le Specialita' della Dispensa.
Conserve sottovetro, e non solo, preparate a mano, artigianalmente con materie prime di ottima qualita' solo ed esclusivamente italiane, seguendo le stagionalita' dei prodotti.


Per esempio ecco la Marmellata di Peperoni all'Aceto Balsamico di Modena I.G.P. prodotta con peperoni di Carmagnola, cremosa, delicata,dal gusto intenso del peperone maturo. Una piccola aggiunta di Aceto Balsamico di Modena Igp stempera la nota troppo forte del peperone. Non contiene conservanti ne coloranti.



Oppure un'originale condimento all'Aceto Balsamico di Modena I.G.P., denso, dolce, adatto a macedonie gelati e yogurt. Il succo di fragole, rigorosamente italiane e NON OGM, viene aggiunto all'Aceto Balsamico I.G.P per dare una ventata di freschezza ai vostri dolci.


Bene,ora che vi ho messo la curiosita',andate a scoprirte direttamente sul sito tutte le specialita' de La Vecchia Dispensa

L'azienda inoltre, su prenotazione, offre la possibilita' di visitare l'Acetaia antica. Per informazioni basta cliccare qui.



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