Il mio amore per Sas Panafittas è nato quest’estate in
Sardegna durante una gita ad Aggius.
Anche se non è un piatto tipico della zona, Sas
Panafittas, mi ha talmente incuriosito ed entusiasmato che, ho dovuto portare
a casa ben 2 pacchi dell’ingrediente principale, ovvero il pane.
Questa antichissima preparazione, nasce ad Ozieri, in
pieno Logoduro, più o meno da qualche parte nel centro – nord Isola, quando nei
secoli scorsi, ma ancora oggi, si preparava la tradizionale spianata, o meglio
Su Panefine: un pane a lunghissima
conservazione a base di acqua, farina di semola, lievito madre e cotto nel
forno a legna. Conservato nelle
cassapanche, dove per lungo tempo manteneva la sua particolare morbidezza, ben
presto, divenne elemento principale dell’alimentazione del luogo , perché, una
volta raffermo veniva riciclato come Panafittas, ovvero tagliato a triangoli,
bollito come la pasta e condito a strati con sa bagna, la salsa di pomodoro e abbondante
pecorino grattugiato.
Oggi, nelle più fornite botteghe della Gallura, si
possono trovare dei sacchi di Panafittas belli pronti per esser cucinati e
conditi secondo la propria fantasia, anche se i condimenti tradizionali, oltre
a sa bagna, rimangono, olio e pecorino oppure funghi trifolati.