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lunedì 23 marzo 2015

PADELLATA DI ARROSTO, PATATE E CURCUMA

Due settimane sono passate dal mio ultimo post, qui le ricette in archivio si accumulano e i post non si scrivono da soli se la sottoscritta non decide di prendere in mano il pc e accenderlo! 
Ma ultimamente in questa casa non si parla d'altro che di matrimonio. Anche battezzato "Royal Wedding" da Lumpa, la mia testimone, anche se vi posso assicurare che di tutto si tratta tranne che di una roba in pompa magna.
Settimana scorsa, ho avuto una crisi davvero da Bridezilla, come le chiamano in America. 
In poche parole, la sottoveste, stringivita - nascondipancia- tifacciosembraremagra - sparisciciccia, e' sparita e io ho dato di matto.
Dato che non ho un vestito classico da sposina illibata, ne bianco ne avorio, ma blu, di pizzo e longuette, quella sottoveste e' davvero magica per far sparire tutte le imperfezioni della mia trippa, e non potete immaginare la mia rabbia, e il conseguente sclero, nell'aprire l'armadio e non trovarla piu'.
La bastarda (sottoveste) gelosamente custodita nella sua scatolina blu scuro, aveva deciso di prendere le ali e infilarsi dietro a un impermeabile nero, tra la parete dell'armadio e soprabito.
Ho svuotato due volte l'armadio prima di trovarla, alla fine, mi sono auto-insultata, ma sopratutto, mia madre e il (quasi)marito mi hanno maledetto per i miei scleri.
Un normale sabato pomeriggio prematrimoniale.
Al termine di tutto cio', dovendo cucinare qualcosina, e con un bel avanzo di arrosto nel frigo, mi sono ispirata alla rosticciata tirolese (gröstl) per preparare questo piatto unico.
Molto sostanzioso, e' un ottimo modo per riciclare gli avanzi di arrosto, che siano di manzo o di maiale, e come tocco finale, a piacere, giusto per rendere tutto molto piu' "leggero" potete amalgamare tutto con qualche cucchiaiata di creme fraiche.


Ingredienti per 4 persone
  • 4 - 5 patate medie a pasta gialla
  • 400 g di arrosto di manzo cotto
  • 100 g di speck in una sola fetta
  • 2 cipolle bionde
  • 2 cucchiaini di curcuma in polvere
  • un cucchiaio di burro
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • erba cipollina q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.
Affettate le cipolle a lamelle non troppo sottili e mettetele a rosolare in padella assieme a due cucchiai di olio e il burro, soffriggetele a fuoco molto lento, cosi' da farle appassire bene e non farle bruciare.
Pelate le patate, tagliatele a cubetti non troppo grossi, circa 3x3 cm e unitele alla padella con le cipolle.
Cuocete tutto a fuoco basso,mescolando spesso, se necessario incoperchiate, ma non totalmente, lasciando un piccolo spazio.
Quando le patate saranno tenere, circa 20 minuti  unite lo speck, doratelo bene, e in ultimo quindi la carne a fette sottili.
Aggiungete la curcuma, qualche filo di erba cipollina spezzettato, sale, se necessario, una generosa macinata di pepe nero, alzate la fiamma al massimo e fate insaporire bene per pochi minuti.
Servite ben caldo.


mercoledì 8 ottobre 2014

PORCEDDU AL FORNO (MAIALINO DA LATTE)

La Sardegna e' un posto magico...

La vita in Sardegna e' forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso. I sardi a mio parere deciderebbero meglio se fossero indipendenti all'interno di una comunità europea e mediterranea.                                                                                                                                                                                                        Fabrizio De André 
E queste parole di Faber credo la riassumano in tutta la sua bellezza.

Ora credo che la ricetta che possa riassumerla nei suoi profumi e sapori sia Il porceddu allo spiedo.
Ogni anno mi reco da Stefano, il mio macellaio di fiducia in terra gallurese che ne prepara uno fantastico, gia' pronto, te lo sforna e te lo consegna bollente da portare a casa.
Quest'anno ho voluto preparlo io, al forno, come mi aveva detto una signora del paese.
Ora, se siete vegetariani, evitate di leggere questo post, potrebbe farvi impressione, se al contrario siete onnivori come me, spero abbiate il piacere di continuare a leggere.
Prima di tutto bisogna assicurarsi di comprare un vero maialino da latte (il mio era del Consorzio di Orgosolo) che deve pesare tra i 3.5 e i 6.5 kg. Questo 'e importante per la consistenza della carne e per il gusto, un maiale nutrito gia' con mangime risultera' piu' stopposo e forte di sapore.
In seconda battuta, dovrete inoltrarvi un po' nella macchia mediterranea piu' solitaria per raccogliere abbastanza rametti mirto (meglio se con le bacche, ma anche con i fiori non guasta) da ricoprire abbondantemente un piatto da portata.
Il resto si fa da solo.

maialino
foto a bassa risoluzione provvisioria


Ingredienti per 4 persone
  • 2 circa kg di maialino da latte (io ho preso il quarto con il cosciotto) in un solo pezzo
  • abbondanti rami di mirto appena raccolti
  • sale e pepe q.b.
  • olio extravergine d'oliva


Prendete il pezzo di porcetto che sara' stato accuratamente tagliato dal macellaio nella parte che desiderate. Sopratutto controllate le dimensioni del vostro forno, per evitare spiacevoli inconvenienti. In un forno di dimensioni classiche, un pezzo da due chilogrammi, sta comodamente per obliquo nella leccarda.
A secondo dei vostri gusti potrete decidere se acquistare il quarto da parte della testa (meno carnoso, ma per gli estimatori, anche il piu' buono per l'orecchio), oppure il quarto dalla parte del cosciotto, e fatevi mettere nella pancia del maialino lo zampetto, che rendera' tutto piu' goloso.
Se avete fortuna di acquistare una bestia appena macellata, fatevi dare anche la coratella dell'animale, e' davvero squisita.
Arrivati a casa, accendete il forno a 180°C e preparate una leccarda del forno bella pulita. 
Ungete la cotenna, salate e pepate, e posate il maialino con la cotenna rivolta verso il basso, sulla leccarda del forno senza aggiungere altri condimenti.
Infornate per un'ora e trenta minuti senza girare. Dimenticatevene.
Se per caso vedete che la carne del porcetto comincia a scurirsi troppo, abbassate di qualche grado il forno (170°C max).
Trascorso questo tempo, estraete la leccarda dal forno, girate il maialino con la cotenna verso l'alto e proseguite la cottura ancora 30 minuti.
Preparatevi un piatto da portata freddo e ampio, rivestitelo completamente di mirto.
Sfornate il maialino, la cotenna a questo punto sara' diventata croccante e adagiatelo sul piatto con il mirto.
Portate in tavola immediatamente.

Come contorno, consiglio le classiche patate al forno, ma anche i peperoni arrostiti sulla fiamma e verdure grigliate sono un ottimo accompagnamento.





sabato 27 aprile 2013

IL MANZO ALL'OLIO

Il manzo all'olio e' piu' un classico dalle parti di Brescia. Comunque rimane uno di quei piatti della tradizione. Una volta assaggiato non smetterete piu' di prepararlo. Io oggi propongo la ricetta dello chef Stefano Cerveni del ristorante Le Due Colombe di Borgonato Adro (BS), dove ho avuto l'occasione di pranzare ed e' stata un'esperienza davvero fantastica. 
Questa e' una rivisitazione del manzo all'olio originale, un po' alleggerito del grasso.
Vi assicuro che anche i meno amanti della carne, lo apprezzeranno.
Importantissimo e' procurarsi il cappello del prete: un pezzo di carne del bue, la copertina di spalla, che e' molto particolare in quanto molto magro ma al suo interno racchiude un filo centrale di grasso che rende la carne gustosa.
Attenzione: la ricetta non contiene volutamente sale perche' le acciughe lo sostituiscono.

Ingredienti per 4 persone
  • un kg di cappello del prete (copertina di spalla) di manzo
  • 2 spicchi di aglio
  • 3 acciughe salate
  • una cipolla piccola
  • 2 dl di olio extravergine d'oliva
  • una noce di burro
  • un cucchiaio di maizena
  • acqua bollente
  • 2 carote
  • una manciata di spinaci teneri e piccoli
  • 4 piccole patate

Mettete sul fuoco abbondante acqua che porterete a ebollizione
Tritate finemente la cipolla e l'aglio, sciacquate e disliscate le acciughe e mettete tutto in un tegame dai bordi alti a soffriggere delicatamente assieme al burro.
Ora adagiate la carne nel tegame, fatela rosolare su tutti i lati accuratamente, poi copritela completamente a filo con l'acqua bollente preparata in precedenza
Portate tutto a ebollizione, con una schiumarola, eliminate le eventuali impurita' della carne che potrebbero venire a galla e cuocete per 3 ore e mezzo a fuoco medio-basso senza coperchio.
Trascorso questo tempo, l'acqua si sara' completamente ristretta, unite l'olio e cuocete ancora una ventina di minuti a fuoco basso.
Lessate a vapore gli spinaci e le carote.Tritate i primi e tagliate a cubetti piccoli le ultime.
Lessate le patate.
Tagliate la carne a fette spesso 3-4 centimetri, aggiungete al fondo di cottura la maizena sciolta in un filo di acqua e fate inspessire leggermente.
Filtrate il sughetto con un colino (oppure frullatelo), rimettetelo nella pentola e unite gli spinaci e le carote, fate insaporire bene.
Servite nei piatti qualche fetta di carne, la patata lessa e condite tutto con il fondo di cottura del manzo.