martedì 30 giugno 2015

PATATE E PEPERONI ALL'ORIGANO

Un ottimo contorno da servire assieme ai piatti di carne.
A mio parere e’ ottimo anche freddo, perfetto da preparare in anticipo, ve lo consiglio come accompagnamento a una bella grigliata.



Ingredienti per 4 persone
  • 4 -5 patate di media grandezza
  • 2 peperoni rossi
  • Uno spicchio di aglio
  • Un filetto di acciuga sott’olio
  • 2 cucchiai di capperi dissalati
  • 2 cucchiai di olive nere tipo leccino denocciolate
  • Origano q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale e pepe nero di mulinello q.b.

Lavate i peperoni, tagliateli a metà, eliminate semi e filamenti interni, quindi tagliateli a quadratini non troppo piccoli.
Pelate e lavate le patate, poi riducetele a cubetti piccoli.
In una larga casseruola, scaldate circa ½ bicchiere di olio extravergine d’oliva, unite lo spicchio d’aglio tritato, le acciughe e, dopo qualche minuto le patate.
Mescolate bene per circa 5 minuti, cosi’ da dorare su tutti i lati le patate, poi aggiungete anche i peperoni e terminate la cottura a calore moderato fino a quando le patate risulteranno croccanti.
Aggiustate di sale e pepe.
In ultimo, unite capperi, olive e un cucchiaio abbondante di origano.
Servite subito in tavola.

lunedì 29 giugno 2015

ACCIUGHE RIPIENE

Una delle ricette della tradizione ligure, sono proprio le acciughe ripiene.  Da riviera a riviera, le trovi fatte in maniera diversa: cotte al forno, fritte, chi ci aggiunge le erbette nel ripieno, chi i pinoli.
Oggi vi propongo la ricetta che si usa in casa mia da molti anni. 
Le facciamo al forno, con un ripieno semplice, fatto di pane raffermo, pinoli, acciughe e soprattutto, l’immancabile “persa” la maggiorana. Erba aromatica, che dopo il basilico, è regina della cucina ligure e genovese.



Ingredienti per 4 persone
  • 1 kg di acciughe
  • la mollica di due panini di pasta dura
  • 80 g di Parmiggiano Reggiano
  • Un uovo grande
  • 2 cucchiai di pinoli
  • Uno spicchio di aglio
  • 5-6 rametti di maggiorana
  • Pane grattugiato q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale e pepe nero di mulinello q.b.

Staccate la testa alle acciughe, evisceratele e apritele a libro eliminando la lisca.
Lavatele e distendetele su un fogli di carta assorbente ad asciugare.
Bagnate la mollica del pane con il latte, fatelo rinvenire bene, quindi strizzatelo e mettetelo nel vaso del frullatore.
Unite anche la maggiorana pulita, 5 acciughe, il parmigiano grattugiato e i pinoli.
Avviate l’apparecchio e frullate tutto a velocità media. Quando otterrete un impasto sodo, trasferite tutto in una ciotola e unite l’uovo.
Se il ripieno vi risultasse troppo mollo e bagnato, aggiungete un poco di pane grattugiato.
Ora prendete un’acciuga, mettetevi sopra un cucchiaino di ripieno, coprite con un’altra acciuga, così da chiudere il ripieno, e passate tutto nel pane grattugiato.
Continuate con queste operazioni  fino al completamento degli ingredienti, disponendo, mano a mano, le acciughe su una teglia da forno unta.
Completate con un filo di olio extravergine d’oliva.
Cuocete a 180°C per 15 minuti circa, fino a quando le acciughe saranno belle dorate.

Servite immediatamente, accompagnando un’insalata di pomodori.

domenica 28 giugno 2015

TORTA BANANA E SEMI DI PAPAVERO

Ho deciso di riprendere la Sweet Sunday!

Ma per salvaguardare la "linea" ripresa, mi limiterò a cucinare dolci solo ed esclusivamente una volta al mese, massimo due, dai..
Il problema e' che sui dolci io non mi so assolutamente limitare, non ne mangio una sola fetta, quindi: a voi la semplice soluzione.
Oggi vi propongo una torta la cui ricetta e' trita e ritrita: la torta 7 vasetti. Che non e' una delle novità di questo mondo. Leggo siti e blog che si promuovono inventori di questa "formula magica" per non utilizzare la bilancia. Sapete che vi dico: LA TORTA ALLO YOGURT (come la chiamavo io) ESISTE GIA' DALL'ALBA DEI TEMPI. UNA RICETTA CHE SI SCAMBIAVANO LE MAMME QUANDO IO ERO ALL'ASILO! (e anche se sono relativamente giovane, internet non esisteva ancora!).
Io l'ho utilizzata come base, infatti questa e' una torta 7 vasetti e 1/2, più un'altra variante.
Preparala mi ha ricordato l'infanzia, quando mia mamma (che non e' un genio a preparare dolci, ma fa degli zucchini ripieni impareggiabili!) me la preparava la domenica.


Ingredienti per uno stampo da 24 cm

  • 1 vasetto di yogurt (125 g)
  • 2 banane molto mature
  • 2 vasetti di zucchero di canna
  • 2 uova intere
  • 1 vasetto di olio di semi (girasole)
  • 1/2 vasetto di semi di papavero
  • 3 vasetti di farina 00
  • una bustina di lievito per dolci
  • una bustina di vanillina
  • 1/2 vasetto di semi di papavero
In una capiente ciotola mettete le banane a pezzetti e riducetene la polpa a purea.
Unite le uova, lo yogurt, lo zucchero e cominciate a sbattere con le fruste elettrica dapprima a bassa velocità, poi aumentate gradualmente fino a ottenere un composto omogeneo e leggermente montato.
Aggiungete a filo l'olio di semi, poi i semi di papavero: mescolate bene cosi' da amalgamare il tutto.
In ultimo incorporate la farina setacciata assieme al lievito e alla vanillina.
Trasferite in una teglia leggermente imburrata e infarinata, o piu' semplicemente ricoperta di carta oleata e infornate a 180°C per 30 minuti.
Sfornate e servite fredda.



sabato 27 giugno 2015

CACIK (Cacık)

Se nel Medio Oriente assaggiate un qualsiasi tipo di carne alla griglia, la troverete accompagnata da questa salsina a base di yogurt molto simile al tatziki greco.
Il suo nome Cacik, ma si pronuncia “ja-jik” è di origine turca, ma si trova diffusa nel mondo arabo in diverse varianti.
L’aggiunta di aneto e’ turca, altri popoli preferiscono l’utilizzo della menta, altri ancora tutti e due, la base è comunque sempre la stessa: yogurt turco molto denso, fatto scolare una notte.
Dato la difficoltà nel reperire quest’ultimo ingrediente consiglio di prepararla con lo yogurt greco, quello bello denso.
E’ un ottimo accompagnamento per il Kebap, oppure servita assieme a pane arabo, come mezè.


Ingredienti per 4 persone

  • (se lo servite come mezè dimezzate le dosi)
  • un cetriolo
  • 400 g di yogurt greco
  • uno spicchio d’aglio grande
  • una decina di foglie grandi di menta
  • sale e pepe q.b.
  • olio extravergine d’oliva
Passate il cetriolo da una grattugia a maglie larghe e strizzate con le mani tutta l’acqua in eccesso dalla polpa ricavata.
Raccogliete tutto in un’insalatiera e aggiungete lo yogurt.
Infine unite la menta tritata, lo spicchio di aglio schiacciato e una generosa macinata di pepe nero.
Servite irrorando con un poco di olio extravergine d’oliva.


giovedì 25 giugno 2015

CILIEGIE SOTTO SPIRITO

C’è un detto a Genova secondo il quale dal 24 di giugno, festa del patrono della città, San Giovanni Battista, non si debbano più mangiare ciliegie perché la rugiada di questa notte fa venire il “Giuanin” ossia il verme ai frutti.
E in effetti, fino a poco tempo fa, dai banchi dei Besagnini (fruttivendoli in genovese) si faceva fatica a trovare questi preziosi frutti dopo la festa di San Giovanni Battista. Ora, beh, con la grande distribuzione, le cose sono un po’ cambiate!
In vista di questo giorno, e volendo ritrovarmi una cosina buona da gustare a Natale, ho raccolto le ultime ciliegie dal mio albero e le ho messe sotto spirito.
Una semplicissima ricetta, a prova di bambino, che vi ritroverete piu’ avanti, se avrete la pazienza di attendere almeno due mesetti!




Ingredienti per 3 vasetti da 500 ml (circa)
1 kg di ciliegie mature e sane
200 g di zucchero semolato
3 stecche di cannella
3 frutti di anice stellato
qualche chiodo di garofano
750 ml di alcol puro a 90°

Eliminate il picciolo alle ciliegie, quindi distendetele su dei canovacci puliti e lasciatele asciugare bene all'ombra per circa un pomeriggio.
Alla sera, suddividete i frutti nei barattoli, pressandoli delicatamente, riempendoli a meta', quindi aggiungete lo zucchero, dividendolo nuovamente nei tre vasi e infine completate con le ciliege.
Man mano che completate ricordatevi di aggiungere in ogni vaso: una stecca di cannella, un frutto di anice stellato e qualche chiodo di garofano.
Infine versate l'alcol fino a coprire completamente i frutti.
Attendete una notte, lasciando i vasi aperti, coperti da uno strofinaccio, cosi' che tutta l'aria esca e l'alcol si assesti bene. Eventualmente colmate ancora con un poco di spirito.
Chiudete ermeticamente e conservate in un luogo buio per almeno duemesi prima di consumare!