I gobeletti sono un tipico dolce molto in uso in Liguria: un friabile scrigno di pasta frolla, racchiude un cuore morbido di marmellata.
Ma come in tutte le cose noi Genovesi e Liguri riusciamo a
inserire anche la pasticceria nel campanilismo: dovete sapere che di questo
dolcetto, si contendono la paternità le due riviere, da una parte Rapallo, con
la Pasticceria Canepa che ne rivendica i natali chiamandolo Cubeletto, ovvero
complimento, e lo riempe di marmellata di mele cotogne, dall'altra Finale
Ligure, Cogoleto, e Savona, attribuiscono al Gobeletto il signficato di “cappelletto”
e lo riempiono di marmellata di albicocche.
La teiera sullo sfondo è un'antica Villeroy & Boch "trafugata dal popolo, alis mio suocero e i suoi fratelli" ai nazisti nel 1944 |
Originariamente, la forma del gobeletto, o cubeletto, o
cobeletto, era quella di un piccolo pandorino e venivano utilizzati due formine
entrambe di metallo: un tronco di cono rovesciato e un piccolo cappello dal
bordo smerlato.
Oramai, questi tipi di stampo sono praticamente introvabili e bisogna arrangiarsi con quello che si trova in casa: io mi sono ingegnata con dei piccolissimi stampi da muffins trovati da Tiger, ma se avete in abbondanza di formine, tipo queste di Amazon.com, e tanta pazienza da far combaciare le smerigliature, siete a cavallo.
Oramai, questi tipi di stampo sono praticamente introvabili e bisogna arrangiarsi con quello che si trova in casa: io mi sono ingegnata con dei piccolissimi stampi da muffins trovati da Tiger, ma se avete in abbondanza di formine, tipo queste di Amazon.com, e tanta pazienza da far combaciare le smerigliature, siete a cavallo.
Ingredienti per circa 30 pezzi
(stampino h 4 cm l 2 cm)
- 300 g di farina 00
- 200 g di burro a temperatura ambiente
- 100 g di zucchero a velo
- la scorza di ½ limone grattugiata
- un piccolo uovo intero
- un pizzico di sale
marmellata per riempire
che può essere a piacere di mele cotogne, albicocche o
pesche
ma a rigor di logica, qualsiasi marmellata può andare bene
ma a rigor di logica, qualsiasi marmellata può andare bene
Lavorate velocemente il burro assieme all'uovo, la scorza
di limone e lo zucchero.
Aggiungete il sale, la farina e amalgamate tutti gli
ingredienti. Dovrete ottenere un impasto omogeneo, da lavorare molto
velocemente in modo tale da non scaldate troppo il burro.
Avvolgete tutto in un foglio di pellicola e lasciate
riposare in frigo per almeno un’ora.
Per lavorare meglio, solitamente preparo la pasta frolla
il giorno prima.
Successivamente, stendete un sottile strato di frolla,
non più alto di 3 mm e ricavatene dei dischetti della misura adatta a foderare
i vostri stampini.
Premete leggermente il disco di pasta frolla sul fondo dello
stampino e, una volta terminati i gusci procedete con riempirli di marmellata.
Fate attenzione a non esagerare, riempiteli solo per ¾.
Infine, con uno stampino dai bordi merlati, se volete attenervi
alla tradizione, ma va bene anche uno dai bordi lisci, coprite i gusci di
frolla, premendo leggermente con il palmo della mano.
Riponete i vostri gobeletti in frigo per una mezz'oretta,
quindi infornateli a 180°C per almeno 20 minuti. Appena vedrete che il
cappelletto, avrà cominciato a colorire, sfornate e lasciate raffreddare
completamente.
Sformate i pasticcini e serviteli, a piacere, cosparsi di
zucchero a velo.
Chiusi in una scatola di latta o in un barattolo a
chiusura ermetica, si conservano fino a una settimana.
Bellissima la storia è buonissimo il dolcetto! Credo di averlo gustato qualche volta li in ligurua.
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