giovedì 31 gennaio 2013

ECCOMI

Secondo voi cos'e' l'amicizia?
Nel senso vero della parola... 
Chi e' e cos'e' un amico.

Devo dire che sento spesso persone che si promulgano di esser tuo amico, l'amico vero, l'amico del cuore ecc. ecc. Persone che si riempono spesso la bocca di puttanate parlando di amicizia, amici veri e puri... e cazzate varie, ne conosco molte
Affermo sicuramente che prima di questi miei ultimi giorni passati in ospedale, non sapevo sproloquiare propriamente della materia.

Per chi ovviamente mi legge per la prima volta, avevo un'intervento semplice semplice programmato, di rimozione di un fibroma (in effetti un po' grossino) che si e' rivelato un'operazione chirurgica abbastanza complessa, e che mi ha portato ad avere la pancia affettata, l'utero aperto a libro, la rimozione del fibroma, la perdita di molto sangue e 3 cuciture (2 interne e una esterna). 
Bene, e' in momenti come questi, quando stai male e sei attaccato a mille flebo, trasfusioni varie che capisci l'importanza delle persone che ti vogliono bene. 

Quindi, a tutte quelle persone che sono venute volontariamente a trovarmi, portandomi tanta felicita', quelli che non potendo per motivi tecnici arrivare da me, ma mi hanno anche solo fatto una telefonatina rincuorante o un messaggino: VI VOGLIO BENE.
Ora so che io non ho amici, ma persone a cui voglio tanto bene.
Per tutti gli altri che si ritenevano tali: ANDATE A FANCULO!

Sproloqui a parte, sono tornata, a fettine ma ci sono.
Piano piano.
Con calma.
Ma ho gia' in serbo un sacco di chicche.

A presto!!!

mercoledì 23 gennaio 2013

TORTA RUSTICA DI CIPOLLE E SPECK

Avete presente quei ricettari che vengono allegati in regalo con i giornali? Ecco, l'altro giorno ne ho trovato uno sullo speck, in un cassetto e questa torta, opportunatamente corretta ne viene da questo mini deplian, raccolto chissa' dove chissa' quando.
Se vi piacciono le cipolle, gustatevela!


Ingredienti per 8 persone
  • 100 g di speck in una sola fetta
  • un rotolo di pasta sfoglia
  • 4 cipolle bionde (400 g circa)
  • 100 ml di latte
  • 100 ml di panna fresca
  • un uovo
  • due cucchiai di grana padano grattugiato
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe q.b.
Pelate e tagliate a meta' le cipolle e affettatele non troppo sottilmente.
Trasferitele in una casseruola dove avrete fatto scaldare un filo di olio extravergine d'oliva, rosolatele a fuoco vivo, abbassate la fiamma e cuocetele per una 15 di minuti, o comunque fino a quando saranno morbide e appassite. Fate attenzione che non brucino, eventualmente unite un poco di acqua e fate asciugare.
Tagliate lo speck a dadini e unitelo alle cipolle. Saltatelo qualche secondo nella casseruola con le cipolle, cosi' da fargli prendere colore,salate e pepate, spegnete i fornelli e fate raffreddare.
Accendete il forno a 180°C.
In una ciotola sbattete le uova con il formaggio, unite la panna e il latte, un pizzico di sale e amalgamate tutti gli ingredienti.
Srotolate la pasta sfoglia in una tortiera (di 26 cm di diametro), distribuite sul fondo le cipolle e lo speck, poi aggiungete sopra la crema di uova, formaggio e latte e infornate.
Cuocete 30 minuti, la torta dovra' dorarsi leggermente.
Servite fredda o tiepida.

martedì 22 gennaio 2013

POLLO AL LIMONE

Dopo aver assaggiato questa ricetta, e credetemi e' davvero buona, non andrete MAI, E POI MAI, PIU' al ristorante cinese.
E' semplice, facile e quasi veloce. Non contiene glutammato (orridamente infilato in tutti i piatti dei ristoranti cinesi) e sopratutto e' fresco e non e' surgelato.
Davvero, non sto scherzando, 'sta roba, e' una "belinata" da fare!!!
E se vi piace la cucina cinese, provateci, farete un figurone!

Cronaca della mie giornate preoperatorie: sono cosi' agitata che mi fumerei le gambe del tavolo. E con questo ho detto tutto, pero' ringrazio chi ieri mi ha mandato messaggi di coraggio!! E vi rispondo a tutti con un mega CREPI IL LUPOOOOOOOO!!!! Grazie ancora!!


Ingredienti per 4 persone
  • un petto di pollo intero (circa 600 g)
  • un cucchiaio di maizena
  • un uovo
  • 2 limoni non trattati
  • 100 ml di vino bianco
  • un bicchiere colmo di acqua
  • 2 cucchiai di zucchero
  • farina q.b.
  • olio per friggere q.b.
  • sale q.b.
Tagliate il pollo a listerelle lunghe e spesse un centrimetro, intingetele nell'uovo sbattuto con una forchetta e  leggermente salato, e successivamente passatele nella farina.
Friggete le listerelle di pollo in abbondante olio per friggere e doratele leggermente su tutti i lati, 10 minuti di cottura circa a fuoco non troppo alto, altrimenti bruciano.
Scolate il pollo su carta assorbente e tenete da parte.
Grattugiate la scorza del limone, poi spremente il succo.
Stemperate la maizena nel bicchiere colmo d'acqua utilizzando una forchetta e trasferite tutto in una casseruola, portate sul fuoco e attendete che il liquido prenda il bollore. Mescolate continuamente e appena comincera' a rapprendersi unite il vino bianco, il succo e la scorza di limone e lo zucchero. 
Fate sciogliere lo zucchero mescolando velocemente e unite le listerelle di pollo.
Cuocete per qualche minuto, in modo che la carne si riscaldi e si amalgami alla salsa e servite immediatamente con del limone tagliato a fettine.

lunedì 21 gennaio 2013

TARTINE DI PANDORO, SAN DANIELE E ROBIOLA

Oggi pomeriggio, rovistando, o meglio ravattando nella mia dispensa, sempre incasinatissima, ho trovato il pandoro regalatomi da non so chi sotto le feste. 
Ha girato per tutto il giorno per la mia cucina, mi dava anche un po' fastidio, insomma una confezione di pandoro e' ingombrante!!! Cosa ne faro' di questa bestia? Ed ecco che a un certo punto arriva l'idea...
Tra l'altro, ho saputo ieri che da giovedi' entro in trincea per farmi togliere il popone maledetto che mi sta succhiando sangue (fibroma)!! Quindi sono un po' in ansia (anche se e' una cavolata), ma ho pensato di portarmi il pc in ospedale, altrimenti sara' noia mortale e di non abbandonarvi, vedremo che riesco a combinare... 
In questi ultimi due mesi il maritino e la mamma mi hanno aiutata a preparare un po' di ricette (causa stanchezza morbosa da emoglobina che sale e scende), quindi un po' di ricettine in archivio le ho! Vedremo se riusciro' a postare qualcosa anche dalla trincea.
Ma ora passiamo alla cucina che e' meglio!

Ingredienti
Prendete il pandoro e con un coltello asportate la calotta superiore (la crosta marrone per intenderci.)
Tagliate fettine alte un centimetro e rifilatele creando dei quadrati.
Passate le fette di pandoro nel tostapane per qualche minuto, cosi' da fargli prendere colore e asciugarle un pochino.
Dividete le fette tostate e tagliatele a meta', disponetele su di un piatto da portata e forcite ognuna con mezza fetta di prosciutto crudo San Daniele e una goccia di Robiolino Mauri.
Servite per l'aperitivo.

domenica 20 gennaio 2013

SALSA VERDE

Comincio dicendo che questa e' la versione genovese, non quella piemontese, quindi, non inorridite se trovate in questa ricetta i pinoli.
La salsa verde e' ottima per condire il bollito, il pesce al vapore, e' indispensabile nella preparazione del cappon magro, ma e' ottima anche su crostini per aperitivo!
Veloce e semplicissima nella preparazione, si conserva a lungo in frigorifero, in un barattolo chiusa ermeticamente e coperta da un filo di olio extravergine.

Ingredienti
  • un bel mazzo di prezzemolo
  • uno spicchio di aglio
  • la mollica di un panino 
  • 2 filetti di acciughe 
  • 40g di pinoli
  • un tuorlo d'uovo
  • un cucchiaio di capperi sotto sale
  • olio extravergine d'oliva q,.b.
  • aceto q.b.
  • sale q.b.

Rassodate l'uovo, mettendolo con il guscio in un pentolino con acqua fredda e contando 7 minuti dal momento che bolle. Raffreddatelo sotto l'acqua corrente. Sgusciatelo e conservate il tuorlo.
Bagnate la mollica del panino in acqua e aceto.
Lavate e spuntate il prezzemolo, asciugatetelo e mettetelo nel bicchiere del frullatore, aggiungete l'aglio pelato, i pinoli, il tuorlo d'uovo, i capperi dissalati, le acciughe e la mollica del panino strizzata.
Avviate l'apparecchio e frullate aiutandovi con un pochino di olio a filo, fino a ottenere una cremina morbida e omogenea. Aggiustate di sale e servite.

venerdì 18 gennaio 2013

CAPPON MAGRO

Il cappon magro e' un piatto di tradizione ligure, che nasce povero, per i poveri, quando i pescatori finivano di vendere il pescato della notte, gli avanzi venivano portati a casa e le mogli lo preparavano assieme alle verdure. 
Altra "leggenda" vuole che gia' nel 600 esistesse questo piatto e che, i servi dei signori dell'epoca, lo preparassero con gli scarti dei banchetti, tanto che la Genova bene, accortasi della bonta' della pietanza lo volle sopra i propri tavoli imbanditi impreziosendolo con pesci raffinati e pregiati. 
Ce ne sarebbero altre e infinite ancora di storie su questo piatto, oggi pero' e' molto ricercato e, per prepararlo ci vuole un mutuo in pescheria.
L'allestimento del cappon magro in poche parole consiste nel mettere in forma, a strati, pesce e verdure, che abbiate pesce povero o pregiato, il suo risultato sara' comunque delizioso.
Io ho preparato una via di mezzo, lasciando da parte aragoste e scampi, sicuramente di effetto ma  non certo economiche; l'importante che ci sia della polpa di pesce bianco, salsa verde, verdure tra cui l'immancabile barbabietola rossa cotta e la galletta del marinaio (una specie di crostino di pane secco che si portavano nei viaggi lunghi i marinai delle galee, sostituibile benissimo con il pane azzimo).
Non mettete gelatina come si usa orrendamente fare nelle rosticcerie di Genova per conservarlo piu' a lungo, basta prepararlo la sera prima, in modo che riposi e tutti gli ingredienti si compattino bene.
Ora vi racconto come l'ho preparato, utilizzando una forma tonda, per esempio uno stampo da budino grosso.

Ingredienti per 4 persone
  • 2 naselli di media grandezza
  • 1 pesce nocciolino spellato (che ho scoperto esser della famiglia degli squali e non comprero' mai piu')
  • 4 triglie
  • 500 g di totani
  • 500 g di gamberi
  • 4 cicale di mare (quelle chiare)
  • 5 carote
  • un piccolo cavolfiore
  • un piccolo cavolo broccolo
  • una barbabietola rossa cotta
  • un carciofo d'Albenga
  • una fetta larga e sottile di pane raffermo
  • un fette di pane azzimo
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
salsa verde (clicca qui)

Inanzi tutto pulite tutte le verdure: raspate e tagliate a tocchettini la carota, riducete a cimette il cavolfiore e il cavolo broccolo e tagliate a dadini piccoli la barbabietola.
Cuocete tutto a vapore, tranne la barbabietola, e lasciate raffreddare.
Eviscerate il nocciolino e i naselli e cuoceteli a vapore, saranno cotti quando la loro carne, infilzandoci una forchetta sara' morbida e bianca. Lasciateli intiepidire, levate la testa, spelalateli e spolpateli raccogliendo la polpa in due ciotole separate.
Pulite i totani dalle viscere e lavateli, e, anche per i gamberi e le cicale di mare, lessate tutto separatamente a vapore. Lasciate raffreddare.
Salate tutti i pesci ma senza esagerare.
Prendete uno stampo e foderatelo in tutte le sue parti con la pellicola.
Ora cominciate a comporre il cappon magro, partite con uno strato di verdura, proseguite con uno di pesce, poi un velo di salsa verde e continuate cosi' fino all'esaurimento degli ingredienti. Dovrete cominciare e terminare con uno strato di verdure, in particolare io ho fatto:
Carote
Nocciolino e totani mescolati assieme
Salsa Verde
Cavolo broccolo e cavolfiore leggermente schiacciati con la forchetta e mescolati
Nasello
Salsa verde
Triglie 
Barbabietola
Terminate con una fetta di pane secco leggermente spennellata di olio e acqua.
Mentre montate gli strati, tra uno e l'altro pressate bene gli ingredienti con le mani in modo da compattare tutto.
Coprite con la pellicola e fate riposare in frigorifero almeno 8 ore.
Sformate delicatamente il cappon magro su di un piatto di portata, e decorate con i gamberi, le cicale e i carciofi crudi tagliati a fettine sottili. Portate in tavola accompagnato da abbondante salsa verde.

mercoledì 16 gennaio 2013

CROSTATA DI RICOTTA E CIOCCOLATO FONDENTE

Questa crostata e' una dei primi dolci che, dopo torte soffici e semplici, ho cominciato a fare. L'ho preparata diverse volte, finche' poi non mi sono stufata e, come al solito ho smesso. 
Riguardando il mio quaderno di ricette, l'ho ritrovata e mi sono divertita a prepararla.
La ricetta e' tratta da La Cucina Italiana di Febbraio 1996.

Porcellane e tessili www.greengate.dk
Ingredienti per 8 persone
      per la base di pasta frolla
  • 300 g di farina
  • 200 g di burro
  • 100 g di zucchero a velo
  • un uovo
  • una bustina di vanillina
      per la farcia
  • 500 g di ricotta vaccina
  • 170 g di cioccolato fondente
  • 120 g di panna fresca
  • 50 g di zucchero
  • rum
Preparate la pasta frolla impastando molto velocemente il burro assieme all'uovo intero e lo zucchero. Successivamente unite la farina e il rum. Create una palla di impasto omogeneo e fatela riposare avvolta nella pellicola in frigorifero per almeno una mezz'ora.
Per una spiegazione dettagliata su come fare la pasta frolla clicca qui.
Preparate il ripieno mettendo meta' della ricotta in una ciotola, lavoratela energicamente con una frusta assieme allo zucchero e a un bicchierino di rum e a 60 g di panna.
Sciogliete 150 g di cioccolato fondente a bagnomaria e, in un'altra ciotola, unitelo alla ricotta rimanente, il rum e la panna fresca rimasta. Mescolate energicamente con una frusta per amalgamare gli ingredienti.
Riprendete la pasta frolla, stendetela e adagiatela in uno stampo da crostate di 28 cm di diametro.
Spalmate la farcia alla ricotta e cioccolato sul fondo del guscio di frolla, poi aggiungete uno strato di farcia bianca e infornate a 180°C per 40 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare e decorate con i 20 g di cioccolato fondente rimasto grattugiato.

Con questa ricetta partecipo al contest di Morena in cucina


Per questa ricetta porcellane e tessili sono di:


martedì 15 gennaio 2013

BAGNA CAÖDA

La Bagna caöda e' un piatto tipico piemontese. E non chiedetemi altro, la storia non la conosco, non entro nel merito, perche' non sono di questa regione, anzi se qualcuno la conoscesse, mi farebbe piacere se me la raccontasse.
Quando ho assaggiato questo piatto ero piccola, e gia' all'epoca ero una grande golosona, mi ricordo che mi era piaciuto moltissimo. Era stato preparato da una signora di Asti, che poi aveva lasciato la ricetta a mia mamma. Il magico fogliettino e' rimasto chiuso dentro un quaderno per molti, molti anni, finche' qualche mese fa, non mi e' ricapitato tra le mani e con mia mamma abbiamo deciso di prepararlo.
Se ci si trova a preparare da soli questo piatto, nonostante la sua facilita' e' abbastanza lungo e menoso, ma in due il tempo passa in un lampo.
Ora vi riporto la ricetta, pari pari, come mi e' stata insegnata e sara' piu' un racconto che una ricetta, anche perche' e' impossibile da elencare.


Bisogna considerare il numero dei commensali, quindi per ogni ospite conterete:

6 spicchi di aglio
200 g di acciughe salate sporche

Pelate gli spicchi di aglio, privateli dell'anima e metteteli in un tegamino di terracotta, coperti di latte intero. Portate sul fuoco e sciogliete l'aglio a crema mescolando spesso. Impiegherete circa un'oretta per questa preparazione, ma e' fondamentale.
Pulite le acciughe, privatele delle lische e del sale, sciacquatele molto bene e mettetele in un tegame. Copritele interamente di olio extravergine d'oliva (considerate che per 600 g di acciughe ho messo 2 bicchieri di olio) e fatele sciogliere a fuoco molto lento.
Passate la crema di aglio attraverso le maglie fitte di un colino e unite alle acciughe.
Ora, aggiungete il burro, che dovra' essere in proporzione:

100 g DI BURRO OGNI 1kg DI ACCIUGHE SPORCHE

Riportate il tegame con aglio, acciughe, olio e burro sul fuoco e cuocete 10 minuti a fuoco lento senza mai far  friggere.
E la bagna e' pronta.
In precedenza, vi sarete recati dal vostro fruttivendolo di fiducia (il mio lo chiamo Cartier dati i prezzi ), e avrete comprato un bel po' di verdura freschissima che adesso mi accingo ad elencare anche nei modi in cui dovra' essere servita.

Cavolo Broccolo - le cui cimette bollirete
Cavolfiore - che bollirete
Barbabietola Rossa Cotta 
Peperone Rosso - che servirete crudo
Peperone Giallo - che passere sulla fiamma e pelerete una volta intiepidito
Patate - che bollirete
Carote - che porterete in tavola sia cotte che crude
Cipolline 
Ravanelli
Sedano Rapa - tagliato a listarelle
Cavolini di Bruxelles - che sbollenterete
Topinambur - tagliati a fettine sottili
Finocchi - crudi
Sedano - il cuore crudo
Cardi Gobbi di Nizza - marinati almeno un'ora nel latte, poi sbollentati

Mettete la bagna caöda al centro del tavolo e posizionate sotto la pentola un fornelletto (tipo quello della bourguignonne), in modo che la salsa rimanga sempre calda, e contornate la pentola con le verdure servite in diversi piatti. Ogni commensale si servira' di un po' di salsa, che adagera' in un coppettino, per condire le verdure che piu' gli aggradano.
Esistono in commercio anche i fornelletti da fonduta individuali, che con una candela sotto, mantengono la salsa sempre calda.
Non e' necessario che ci siano tutte queste verdure, ma ovviamente tutto, e ripeto tutto, anche la carne e' buono con la bagna caöda, ma i principali ortaggi che non possono mancare sono: i peperoni, i cardi patate e topinambur.
Bene ora siete pronti per scofanarvi come piatto unico, tra amici, questa delizia, e, mi raccomando, l'indomani mattina, dotatevi di una maschera antigas.....

sabato 12 gennaio 2013

PASTICCIO DI LASAGNE AL PESTO

Ho volutamente chiamato questo piatto pasticcio perche' si differenzia dalla classica lasagna infatti' al suo interno, al posto della besciamella ho usato la ricotta, e, per rendere tutto filante, le sottilette. 
E' pratico, si puo' anche preparare con molto anticipo per poi cuocere all'ultimo minuto. Utilizzate le sfoglie gia' pronte per comodita', oppure potete anche preparare voi la pasta e tirarla sottile, ma, cosa piu' importante, la pasta non si sbollenta prima, si mettono direttamente le sfoglie in pirofila, ci pensera' il forno alla cottura.
Bene ora passiamo alla ricetta.
Sfondo carta da regalo STAR www.starfilcas.it
Ingredienti per 2 persone
  • 7 sfoglie di pasta fresca
  • 2 mazzetti di basilico
  • 4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
  • un cucchiaio di pinoli
  • 1/2 spicchio di aglio
  • 300 g di ricotta
  • 5 sottilette filanti
  • pecorino sardo grattugiato q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
Pulite il basilico staccando le foglioline dalle piantine, lavatele e asciugatele.
Ponetele nel tritatutto, assieme ai pinoli, il parmigiano grattugiato, l'aglio e un filo di olio. Avviate l'apparecchio e tritate tutto molto finemente fino a ottenere una crema. Assaggiate e aggiustate di sale.
Invece se volete preparare un pesto a regola d'arte (piu' o meno) cliccate qui.
In una ciiotolina mescolate la ricotta al pesto e procedete a preparate lo sformato.
Ungete il fondo di una pirofila, adagiatevi sopra un foglio di pasta fresca, copritelo con uno strato uniforme di composto di ricotta e pesto, qualche pezzetto di sottiletta e una spolverata di pecorino.
Continuante in questa maniera fino al completo esaurimento degli ingredienti, terminando l'ultimo strato con la crema di ricotta, le sottilette e il pecorino.
Infornate a 180°C per 20 minuti.

Per lo sfondo mi ha aiutato: 

FATTO CHE NE DITE???

giovedì 10 gennaio 2013







CI STO LAVORANDO.....

BOCCONCINI DI BACCALA' ALLA LIVORNESE

Che poi non lo so se preparato cosi', il baccala' e' davvero alla livornese. Ci fosse qualche livornese, che leggendo questa ricetta, si offende, me lo faccia sapere, che cambio subito il titolo o perfeziono il piatto. So che alcuni aggiungono anche i ceci al sughetto, insomma, si accettano consigli.
La ricetta viene da una raccolta, quindi io la spaccio cosi' come l'ho trovata, ma a chi l'ho servita e' piaciuta molto.

Ingredienti 4 persone
  • 800 g di filetti di baccala' bagnati
  • 400 g di salsa di pomodoro
  • una cipolla bionda
  • uno spicchio di aglio
  • un mazzetto di prezzemolo
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • olio di semi per friggere q.b.
  • farina q.b.
  • sale e pepe di mulinello q.b.

Affettate la cipolla sottilmente e fatela rosolare a fuoco bassissimo in 3 cucchiai d'olio assieme allo spicchio di aglio intero sbucciato e schiacciato.
Lavate, asciugate e tritate il prezzemolo, unitelo al soffritto e fate cuocere ancora qualche minuto, facendo attenzione che la cipolla non bruci. Versate la salsa nella casseruola e fate restringere il sugo per una decina di minuti circa. Aggiustate di sale e pepe nero.
Lavate i filetti di baccala', eliminate la pelle, le lische e tagliate la polpa a pezzetti non troppo grossi, in modo che sembrino bocconcini.
Passate i bocconcini nella farina e friggeteli in olio di semi bollente, girandoli una volta sola. Fateli dorare da entrambi i lati. Una volta cotti, sgocciolateli su carta assorbente.
Sistemate i pezzetti di pesce dorati e croccanti su di un piatto di portata, versatevi sopra la salsa di pomodoro ben calda e serviteli subito.

lunedì 7 gennaio 2013

A CIMMA (cima alla genovese)

La cima e' un laborioso e antico piatto di recupero della mia regione: la Liguria.
Nelle cucine delle massaie quando mancava il companatico si usava la fantasia: ed ecco nata "a cimma" una tasca di vitello cucita e ripiena di ogni ben di dio, la maggior parte ingredienti di recupero e avanzi, profumati dalla maggiorana, o persa in genovese, erba fondamentale per la buona riuscita di questo piatto.

Oggi si usa andare dal macellaio di fiducia e chiedergli: -mi prepari una cima gia' cucita per x persone???- e lui il giorno dopo te la consegna con l'indicazione di quante uova usare per il ripieno, che ovviamente variano dalle dimensioni della tasca di vitello e dalla quantita' di commensali che avete a pranzo.

Le difficolta' sono due, finire di cucire la tasca e chiuderla, perche' ovviamente il macellaio vi lascera' la cucitura da terminare, visto che dovrete riempirla, e cuocerela. Superati questi due ostacoli, e con un po' di pratica, la mia terza volta e' stata quella decisiva, sara' un gioco da ragazzi, lungo, laborioso, ma quando l'assaggerete non potrete piu' farne a meno. Infatti quando ero piccina, mia nonna me la cucinava almeno una volta al mese, e con una facilita' impressionante.



Ingredienti per 6 persone

  • una tasca di pancia o petto di vitello gia' cucita (850g circa)
  • 100 g di polpa di vitello,
  • 100 g di poppa
  • 100 g di prosciutto cotto in una sola fetta
  • un'animella
  • un testicolo
  • 2 pezzettini di schienali
  • 6 uova
  • un pugno abbondante di piselli
  • una carotina dolce e tenera
  • 20 g di pinoli
  • 100 g di grana padano grattugiato
  • 20 g di funghi porcini secchi, ammollati in acqua tiepida
  • 3 foglie tenere di lattuga 
  • foglioline di maggiorana fresca (4 rametti piccoli circa)
  • uno spicchio di aglio pelato
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • noce moscata q.b.
  • sale e pepe nero q.b.





Dal macellaio fatevi preparare il pezzo di pancetta di vitello cucita, della misura di 6 uova, una volta a casa, lavatelo e lasciatelo sgocciolare.







In una padella con un filo di olio extravergine d'oliva, rosolate i funghi secchi ammollati e strizzati, lo spicchio di aglio intero e tutte le carni ossia: la vitella, la poppa, l'animella, il testicolo e gli schienali. Eliminate lo spicchio di aglio

Lessate al dente i piselli.
Il ripieno deve risultare morbido 
Tritate finemente con il coltello le carni passate in padella e i funghi, raccogliete tutto in una ciotola e aggiungete i piselli, la carota tagliata a dadini non troppo grossi, i pinoli, il prosciutto tagliato a dadini, il formaggio grattugiato, la lattuga spezzettata grossolanamente, le uova precedentemente sbattute e la maggiorana tritata al coltello grossolanamente.
Aggiustate di sale e pepe e unite una generosa grattata di noce moscata.
Mescolate molto accuratamente con il cucchiaio di legno, facendo attenzione a amalgamare bene il tutto, in modo che poi il ripieno risulti omogeneo e una volta servita a fette, la cima non risultera' con gli ingredienti tutti ammucchiati in un punto.


Riempite la tasca di vitello con questo ripieno, poi cucite la parte aperta con ago da macellaio e filo di cotone.


Il ripieno non dovra' mai superare la meta' della tasca, o poco piu', altrimenti in cottura gonfiera' troppo e la sacca si spacchera'.

Se vi avanza un po' di ripieno potete avvolgerlo stretto in un canovaccio o nella carta fata e lessarlo.


Riempite un pentolone di acqua e preparate tutto per il brodo: unite mezza cipolla, una carota spezzata, due coste di sedano, qualche grano di pepe nero e immergetevi la cima.
La cima cotta
Portate il brodo a bollore molto lentamente, a fuoco bassissimo e continuate la cottura per due ore circa dal bollore sempre a fuoco lento, l'acqua del brodo non dovra' mai fare le bolle grosse, cuocete tutto molto lentamente, pena la spaccatura della sacca di carne. Ricordatevi di forare la tasca con la forchetta in modo che gonfiandosi il ripieno respiri e non spacchi la carne.
Levate la cima dal brodo, e appoggiatela su un tagliere a riposare, spruzzatene la superficie con del limone e mettetela sotto un peso a raffreddare.
Servitela fredda, a fette sottili.

Consigli 
 Fate riposare la cima in un luogo fresco tutta la notte con sopra un peso, il giorno dopo sara' ancora piu' buona.
Se avete paura che la tasca scoppi durante la cottura, potete bollirla avvolta in un canovaccio pulito.
La ricetta originale prevede anche l'uso della cervella, dato che a me non piace, la preparo senza e il risultato e' comunque assicurato.
Se il ripieno dovesse risultarvi "mollo" non spaventatevi, e' perfetto l'importante che non sia troppo liquido, allora aggiungete un po' di formaggio grattugiato per rassodarlo.
Se non piacciono le interiora, potete sostituirle con la polpa di vitello.
Questa e' la mia versione, ovviamente come tutte le ricette regionali, sopratutto quelle antiche ne esistono diversi modi di preparazione dello stesso piatto.


domenica 6 gennaio 2013

RISOTTO ZAFFERANO, TALEGGIO E CAROTINE

Buonasera e buona Befana! Dalle mie parti e' passata stamattina suonando il campanello e mi ha portato una scarpetta di cioccolato piena di confettini, cioccolatini e praline piccoline.

Poi per mezzogiorno ho cucinato questo risottino, e' strano, quanto prima odiassi fare risotti, adesso invece comincia a piacermi, ci sto quasi provando gusto.
Sono un'ottima ancora di salvezza, perche' alla fine basta avere buoni prodotti freschi in casa e velocemente si creano deliziosi primi piatti.




Ingredieti per 4 persone


  • 250 g di riso Carnaroli
  • 6 carote tenere
  • 40 g di grana padano grattugiato
  • 50 g di Taleggio DOP Mauri
  • un cipollotto
  • un litro di brodo di manzo
  • una noce di burro
  • un bicchiere di vino bianco
  • due bustine di zafferano
  • sale e pepe nero q.b.
Affettate il cipollotto molto finemente, tritate le carote nel mixer riducendole fini ma non a farina. Passate le verdure in una pentola per risotti con un filo di olio extravergine d'oliva e fatele rosolare. Unite il riso, tostatelo per 5 minuti circa girando spesso. 
Versate il vino bianco che dovra' evaporare a contatto con la casseruola calda.
Portate il riso a cottura mescolando spesso e utilizzando mestoli di brodo caldo a mano a mano che si asciuga. 
A cottura ultimata aggiungete lo zafferano e amalgamatelo bene al risotto.
Spegnete il fuoco, aggiustate di sale e unite il Taleggio Dop Mauri tagliato a dadini piccoli, il grana grattugiato e la noce di burro. 
Mescolate bene in modo che tutti i formaggi si sciolgano e il riso rimanga mantecato perfettamente. 
Lasciate riposare un minuto.
Servite con una spolverata di pepe nero.

venerdì 4 gennaio 2013

INSALATA DI ARANCE, FINOCCHI E GAMBERI

Oggi rimaniamo sul leggero e propongo un'altra insalata di gamberi. Questa volta con ingredienti piu' facili da reperire (visto che mi avete detto che il cedro non e' facile da trovare).
Come al solito, semplice e veloce. Si puo' proporre come antipasto, ma anche come finger food durante un aperitivo.

Ingredienti per 4 persone
  • 16 gamberi
  • un'arancia
  • 2 piccoli finocchi teneri
  • un pugno di uvetta sultanina
  • un bicchiere di vino passito
  • sale q.b.
Sgusciate i gamberi ed eliminate il filamento nero dell'intestino. Portate a bollore abbondante acqua con l'alloro e qualche grano di pepe nero, tuffatevi i gamberi e appena l'acqua riprendera' a bollire spegnete il fuoco e fate riposare 5 minuti. Scolateli e fate raffreddare.
Mettete a bagno nel vino passito l'uvetta e ammollatela una decina di minuti.
Pelate a vivo l'arancia e dividete gli spicchi a meta', tagliate i finocchi in due parti e affettateli sottilmente.
Raccogliete tutto in una ciotola, i gamberi, l'arancia, l'uvetta strizzata, i finocchi,    condite con un po' di olio extravergine d'oliva,sale e mescolate bene.
Lasciate riposare un'ora, in modo che i sapori si uniscano e servite in coppette.

giovedì 3 gennaio 2013

LA GALLINA BOLLITA RIPIENA

La gallina e' buona! Insomma bisogna superare un po' di senso iniziale, ma il risultato sara' spettacolare. 
Come si dice, gallina vecchia fa buon brodo, esatto. 
Per preparare questo piatto andate dal vostro pollivendolo di fiducia e fatevi dare una gallina da riempire, ma che sia allevata a terra, bella ruspante. Se riuscite, acquistatela con ancora le uova nella pancia, che poi tufferete nel brodo quando la gallina sara' quasi cotta. Saranno una deliziosa sorpresa di gusto.
In piu', il giorno dopo con il brodo avanzato, debitamente fatto riposare una notte in frigorifero e sgrassato, potrete preparare risotti o tortellini ottimi.

Ingredienti per 6 persone
  • una gallina da un kg circa pulita
  • 400 g di salsiccia (in alternativa 200 g di vitello tritato e 200 g di salsiccia)
  • 100 g di prosciutto cotto
  • 50 g di grana padano grattugiato
  • 50 g di mostarda di frutta a piacere
  • 20 g di pinoli
  • un uovo
  • una costa di sedano
  • una cipolla
  • due carote
  • un pomodorino
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • noce moscata q.b.
  • sale e pepe nero q.b.
Sbudellate tutta la salsiccia e rosolotela in padella con un filo di olio.
Raccogliete tutto in una ciotola, unite il prosciutto tritato e lavorate con le mani cosi' da amalgamare le carni.
Unite i pinoli, la mostarda a pezzetti, l'uovo intero e il formaggio. Aggiungete una grattata di noce moscata, sale e pepe macinati. Mischiate tutti gli ingredienti in modo da avere un ripieno di consistenza morbida, se vi risultasse troppo mollo incorporate un po' di formaggio, in caso contrario un poco di latte.
Passate la gallina sulla fiamma per eliminare eventuali piccole piume residue. Lavatela, asciugatela, salatela e pepatela.
Farcite la gallina dalla cavita' inferiore (il sedere) con il composto preparato, spingetelo bene sul fondo stando attenti pero' a non riempirla per piu' dei 3/4, altrimenti durante la cottura il ripieno uscira'. Cicite le cavita' con ago e filo di cotone.
Riempite una capiente pentola di acqua, aggiungete il sedano, le carote spezzate, il pomodorino e la cipolla, tutti lavati e mondati, adagiate delicatamente la gallina e portate a bollore molto lentamente.
Cuocete per circa due ore, due ore e mezzo. Risultera' pronta quando, infilzando la gallina, nella parte piu' carnosa, con una forchetta, riuscirete a toccare l'osso.
Servite tiepida, tagliata a pezzi con il ripieno a parte e mostarda a piacere.

mercoledì 2 gennaio 2013

TARTINE DI BUON ANNO

Preparare le tartine mi piace un sacco, mi rilassa e poi si e' in compagnia e' ancora piu' divertente, si chiacchera e si sparano due cavolate assieme, in questo caso alla propria mamma.
Le preparo con tutto, in questo caso ho utilizzato i formaggi Mauri e le cosine che avevo in frigo avanzate dalle cene luculliane di questo periodo.



TARTINA GRECA
Ricavate 4 dischi di pancarre' morbido e spalmatevi sopra un velo di Robiolino Mauri.
Tagliate 4 fette di un pomodoro camona, adagiatele sopra i dischi e decorate con un quadratino di feta greca e qualche fettina di oliva nera tostata.



TARTINA MOUSSE AL PROSCIUTTO


Frullate finemente 50 g di prosciutto cotto e 50 g di Robiolino Mauri. Create una cremina che spalmerete su 8 dischi di pancarre'.
Decoratene 4 con un'oliva verde denocciolata e i rimanenti con una goccia di pate' di olive nere.


TARTINA AL MELOGRANO


Ricavate 4 dischi di pancarre' morbido e spalmateli di Duetto Mauri (Gorgonzola e Mascarpone).
Coprite tutto con chicchi di melograno.








TARTINA CAMPAGNOLA
Spalmate 4 dischi di pancarre con un velo sottile di burro, adagiatevi sopra una fettina di Taleggio  dop Mauri, una  fetta di pomodoro camona e una fettina di uovo sodo. Decorate con qualche cappero.


TARTINA FICHI SECCHI E NOCI
Spalmate 4 dischi di pancarre' con un po' di BontàZola Piccante Mauri e completate con mezzo fico secco e un gheriglio di noce.



In cucina mi hanno aiutato:


www.mauri.it
per la parte culinarfia


http://www.starfilcas.it/
per  gli sfondi

IL MERCATO DI GENNAIO

Buon anno a tutti!!!
Passati bene questi due giorni di festa?
Io e' dal 30 che cucino assieme a mia mamma senza fermarmi, e sto ancora cucinando. Quindi posto velocemente questa tabellina con frutta e verdura di stagione nel mese di gennaio, giusto giusto per regolarci e mangiare un po' piu' sano, poi, appena riesco nel pomeriggio, riordino le idee e posto una ricettina.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...