lunedì 29 aprile 2013

MACCHERONI AL FERRO PESTO DI MANDORLE E CARCIOFI

Ci sono veramente volte che non so dove sbattere la testa e non so che cucinare. E mi viene anche il nervoso. Sfoglio libri, riviste, ma nulla non mi va. E penso che come a me, succeda anche a molti altri. A volte, mi ci innervosisco pure. Poi vado a rovistare nella dispensa e spuntano alleati in cucina davvero speciali come questo Pesto di Mandorle della Cascina SanCassiano e tutto si risolve.

Ingredienti per 4 persone
  • 320 g di maccheroni al ferro
  • un vasetto di Pesto di mandorle Cascina San Cassiano
  • 3 carciofi di Albenga
  • 50 g di grana grattugiato
  • mezzo limone
  • un ciuffo di prezzemolo
  • uno spicchio di aglio
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.
Pulite i carciofi eliminando le foglie esterne piu’ dure e tagliateli a meta’ togliendo anche la barba interna. Tagliate le meta’di carciofi a fettine sottili e mettetele a bagno in acqua acidulata con il succo di limone, tenendole da parte fino al momento della cottura.
In una padella rosolate lo spicchio di aglio pulito in 3 cucchiai di olio, unite i carciofi sgocciolati e fate cuocere a fuoco vivo una decina di minuti, verso meta’ cottura unite il prezzemolo tritato. Aggiustate di sale e pepe.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata.
Nel frattempo in una terrina mescolate il pesto di mandorle Cascina San Cassiano al formaggio e un mestolo di acqua bollente della cottura della pasta, cosi’ da creare una cremina omogenea.
Scolate la pasta, versatela nella terrina, unite i carciofi a cui avrete eliminato l’olio in eccesso e l’acqua di cottura e mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti.
Servite immediatamente con una spolverata di pepe.

sabato 27 aprile 2013

IL MANZO ALL'OLIO

Il manzo all'olio e' piu' un classico dalle parti di Brescia. Comunque rimane uno di quei piatti della tradizione. Una volta assaggiato non smetterete piu' di prepararlo. Io oggi propongo la ricetta dello chef Stefano Cerveni del ristorante Le Due Colombe di Borgonato Adro (BS), dove ho avuto l'occasione di pranzare ed e' stata un'esperienza davvero fantastica. 
Questa e' una rivisitazione del manzo all'olio originale, un po' alleggerito del grasso.
Vi assicuro che anche i meno amanti della carne, lo apprezzeranno.
Importantissimo e' procurarsi il cappello del prete: un pezzo di carne del bue, la copertina di spalla, che e' molto particolare in quanto molto magro ma al suo interno racchiude un filo centrale di grasso che rende la carne gustosa.
Attenzione: la ricetta non contiene volutamente sale perche' le acciughe lo sostituiscono.

Ingredienti per 4 persone
  • un kg di cappello del prete (copertina di spalla) di manzo
  • 2 spicchi di aglio
  • 3 acciughe salate
  • una cipolla piccola
  • 2 dl di olio extravergine d'oliva
  • una noce di burro
  • un cucchiaio di maizena
  • acqua bollente
  • 2 carote
  • una manciata di spinaci teneri e piccoli
  • 4 piccole patate

Mettete sul fuoco abbondante acqua che porterete a ebollizione
Tritate finemente la cipolla e l'aglio, sciacquate e disliscate le acciughe e mettete tutto in un tegame dai bordi alti a soffriggere delicatamente assieme al burro.
Ora adagiate la carne nel tegame, fatela rosolare su tutti i lati accuratamente, poi copritela completamente a filo con l'acqua bollente preparata in precedenza
Portate tutto a ebollizione, con una schiumarola, eliminate le eventuali impurita' della carne che potrebbero venire a galla e cuocete per 3 ore e mezzo a fuoco medio-basso senza coperchio.
Trascorso questo tempo, l'acqua si sara' completamente ristretta, unite l'olio e cuocete ancora una ventina di minuti a fuoco basso.
Lessate a vapore gli spinaci e le carote.Tritate i primi e tagliate a cubetti piccoli le ultime.
Lessate le patate.
Tagliate la carne a fette spesso 3-4 centimetri, aggiungete al fondo di cottura la maizena sciolta in un filo di acqua e fate inspessire leggermente.
Filtrate il sughetto con un colino (oppure frullatelo), rimettetelo nella pentola e unite gli spinaci e le carote, fate insaporire bene.
Servite nei piatti qualche fetta di carne, la patata lessa e condite tutto con il fondo di cottura del manzo.

venerdì 26 aprile 2013

FOCACCIA DI RICOTTA DAL DOTTOR ŽIVAGO


Dal giardino entrava l’odore del samovar acceso, e soffocava quello del tabacco e dell’eliotropio. Dall'interno della casa era stato portato il kajmàk (panna leggermente montata n.d.t.), fragole e focacce di ricotta. (…) “Andiamo a sederci alla panchina sul ciglio del burrone, mentre preparano il te” propose Ivàn Ivanovic.
Una che si chiama Lara, non poteva che non aver letto il Dottor Živàgo, e per ben due volte.  Ricordavo questa scena e l’immagine che ne era rimasta impressa nella mia mente e proprio quella del profumo del te sprigionato dal samovar, mentre queste focacce appena sfornate venivano posate su un tavolo apparecchiato.
Per chi non avesse mai letto, o visto il film, questo libro narra la vita di un medico e poeta, Jùrij Andrèevič Živàgo, diviso dall'amore per due donne, di cui una appunto si chiama Lara, e coinvolto nel turbine della rivoluzione d'ottobre. 
Ora, non possedendo un samovar e conoscendo poco la cucina russa, mi sono reinventata questa scenetta preparando un te’ e servendolo con una reinterpretazione della classica torta dei tre di mia nonna, che ho preparato utilizzando la ricotta al posto del burro.

Tovaglietta, piatto e tazze GreenGate
Ingredienti per 8 persone
  • 300 g di ricotta vaccina
  • 300 g di zucchero
  • 3 uova
  • 150 g di fecola di patate
  • 150 g di farina
  • una bustina di lievito in polvere per dolci
  • un bicchierino di rum
  • una bustina di vanillina
  • zucchero a velo per decorare

Separate i tuorli dagli albumi e raccoglieteli in due ciotole differenti.
Montate i tuorli con 150 g di zucchero fino a ottenere una spuma soffice.
Lavorate la ricotta con i rimanenti 150 g di zucchero, unitevi la uova spumose, aggiungete il rum e mescolate bene.
Incorporate al composto la farina setacciata assieme alla fecola, il lievito e la vanillina.
Trasferite l'impasto in una stampo a cerniera imburrato e infarinato, o piu' semplicemente rivestito di carta da forno.
Montate a neve i tuorli, uniteli al composto e infornate tutto a 170°C per 35 minuti. Non aprite mai il forno, se non all'ultimo per controllare la cottura.
Sfornate la torta quando sara’ leggermente colorita in superficie e infilandoci uno stecchino nel centro che dovra’ uscire completamente asciutto.
Servite per un te, per colazione, per merenda. Accompagnate con panna montata; volendo si puo’ farcire a piacere con marmellata o frutta fresca.

Con questa ricetta partecipo al contest di RossoLampone:



martedì 23 aprile 2013

TORTA BAROZZI (O QUASI)

Comincio subito dicendo: questa non e' la vera ricetta della torta Barozzi.
Non voglio fare gaffes, la ricetta e' quella che circola in rete ed e' quella che piu' si avvicina all'originale, che e' secretata dalla rinomata pasticceria di Vignola.
Comunque sia, questa torta e' ottima, veloce e semplicissima da preparare.
Adatta per riciclare le uova di cioccolato che avanzano dalla Pasqua. Io l'ho preparata sia con il cioccolato fondente, che con quello al latte. Ecco con quest'ultimo, riducete di 50 g le dosi di zucchero.

Ingredienti per 6 persone
  • 100 gr di mandorle dolci spellate
  • 250 gr di cioccolato fondente
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 80 gr di burro
  • 4 uova
  • 1 bicchierino di caffè
  • 1 bicchierino di Rum
Tritate le mandorle finissime assieme a un cucchiaio di zucchero, cosi' che aiuti a non far "dare l'olio" alla frutta.
Sciogliete a bagnomaria il cioccolato a pezzetti assieme al burro, mescolate spesso, per amalgamare gli ingredienti.
Separate i tuorli dagli albumi.
Montate leggermente con una frusta i tuorli con lo zucchero, unite il caffe', il rum e mescolate bene.
Aggiungete al composto il cioccolato e il burro fusi insieme, la farina di mandorle preparata in precedenza e montate a neve fermissima gli albumi. Incorporateli al composto e infornate a 180°C, forno caldo, per 30 minuti.
Servite fredda tagliata a quadretti coperta da una spolverata di zucchero a velo.

sabato 20 aprile 2013

BUCATINI AL MARE

Buongiorno, dopo quelle due belle giornate di sole, oggi il tempo fa decisamente schifo.
Cosi' per tirarmi su il morale ho deciso di postare questa ricettina che io amo.
Praticamente e' una pasta allo scoglio, ma fatta alla mia maniera. Niente pomodoro, solo pesce fresco, al bando i misti pesce surgelati in vaschetta, e tanto amore.

Ingredienti per 4 persone
  • 320 g di Bucatini Verrigni
  • 3 calamari
  • 500 g di cozze
  • 500 g di vongole
  • 200 g di gamberi rosa
  • 30 g di pinoli
  • un cucchiaino di capperi
  • 3 bicchieri di vino bianco secco
  • uno spicchio di aglio
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
  • peperoncino q.b.

Mettete a bagno le vongole per 2 ore in acqua fredda salata con un pugno di sale grosso, cosi da farle spurgare tutta la sabbia in eccesso.
Pulite le cozze del bisso, raschiate i gusci e lavatele.
Eviscerate i calamari, pulite bene le sacche e tagliatele a rondelle non troppo grosse, mentre sciacquate i tentacoli sotto l'acqua corrente e tagliateli pezzetti.
In un largo tegame, raccogliete tre cucchiai abbondanti di olio, lo spicchio di aglio pulito, i pinoli e i capperi dissalati e tritati. Scaldate tutto finche' i pinoli saranno leggermente colorati, a questo punto unite i calamari. Saltateli qualche minuto, unite un bicchiere di vino bianco e sfumate.
A parte aprite cozze e vongole in tegami separati, con un filo di olio e il vino bianco rimanente.
Una volta cotti, sgusciate tutti i molluschi tenendone da parte qualcuno per la decorazione.
Unite tutto al sughetto di calamari, aggiungete i gamberi e aggiustate di sale e peperoncino mescolate bene e spegnete la fiamma.
Lessate i bucatini Verrigni in abbondante acqua salata, scolateli molto al dente e uniteli al sugo di pesce. Aiutandovi con qualche mestolo di acqu adi cottura della pasta portate a cottura, circa 5 minuti.
Servite immediatamente con una spolverata di prezzemolo.

venerdì 19 aprile 2013

INSALATA TIEPIDA DI PERE E ASPARAGI

Oggi insalata. Con il caldo improvviso di questi giorni e' un toccasana. 
E' un ottimo piatto unico, leggero e il gorgonzola piccante gli dona una marcia in piu'.

Ingredienti per 4 persone
  • 150 g di insalata verde mista
  • 150 g di petto di pollo
  • un mazzetto di asparagi verdi
  • 3 pere kaiser sode
  • 4 cucchiai di aceto di vino bianco
  • 200 g di BontàZola Piccante Mauri
  • 30 g di pinoli
  • 2 cucchiai di miele di castagno
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe q.b.
Lavate le pere e tagliatele in quarti poi a meta'.
Lavate l'insalata e gli asparagi eliminando l'estremita' legnosa. Se sono troppo spessi, divideteli per il lato lungo a meta'.
In una tazza mescolate l'aceto con il miele, mescolando velocemente con una frusta, poi unite a filo mezzo bicchiere di olio, fino a ottenere una vinagrette leggermente dolce. Aggiustate di sale e pepe a vostro gusto.
Con un pennello spennellate gli asparagi e le pere di vinagrette, disponeteli sulla griglia oramai calda e cuoceteli una decina di minuti. A meta' cottura rinfrescate con un'altra spennellata di vinagrette.
In una padella con un filo di olio, cuocete il pollo tagliato a listarelle spesse un centrimetro: fatelo dorare per bene.
Disponete l'insalata su ogni piatto, collocate poi le pere, gli asparagi e il pollo, poi i pinoli e infine il Bonta'Zola Piccante Mauri tagliato a pezzetti piccoli.
Condite con la vinagrette rimasta e servite.

giovedì 18 aprile 2013

SFORMATINO DI TRIGLIE E VERDURE

La primavera e' adorabile. Offre ingredienti squisiti, con cui ci possiamo sbizzarrire.
Per preparare questo piattino ho preso spunto dall'ultimo numero de La cucina Italiana. Ovviamente  non sono capace di seguire una ricetta passo, passo, devo sempre metterci del mio, alla fine da monoporzione e' diventato uno sformato.

Ingredienti per 4 persone
  • 12 filetti di triglia
  • 150 g di asparagi (un mazzetto)
  • 150 g di taccole
  • una cipolla piccola
  • una noce di burro
  • sale e pepe q.b.
Pelate le patate, tagliatele a rondelle spesse mezzo centimetro e mettetele in una casseruola con il burro. Cuocetele a fuoco lento per una decina di minuti, unite poi la cipolla tagliata a lamelle sottili, e completate la cottura: altri 15 minuti.
Nel frattempo spuntate le taccole e lessatele 5 minuti in acqua salata.
Pulite gli asparagi della parte legnosa e tagliate le punte tenere, tenetele da parte e lessate 3 minuti in acqua salata i gambi.

Tritate le patate grossolanamente, raccogliete le in una ciotola e conditele con olio, sale e pepe.
Ora sistemate sul fondo di una piccola pirofila unta, meta' dei filetti di triglia, fate uno strato di taccole, continuate con le patate, un'altro strato di taccole e completate con le triglie rimaste e i gambi di asparagi a rondelle tutt'intorno ai pesci.
Condite con un filo di olio extravergine d'oliva e infornate a 180°C per 15 minuti.
Nel frattempo tagliate le punte degli asparagi a meta' e saltatele velocemente in padella con un filo di olio.
Sfornate lo sformatino e tagliatelo a fette. Servitelo nei piatti con le punte di asparagi saltate come decorazione.

mercoledì 17 aprile 2013

CONCHIGLIONI RIPIENI DI RATATOUILLE

Questa ricetta e' tratta da un Sale&Pepe degli anni novanta,forse '92. Era una ricetta di copertina.
Ci sono molto affezionata, prima ha cominciato mia nonna a preparare questi conchiglioni, poi ho continuato io, e spesso li propongo in estate o primavera perché' sono leggeri e gustosi.
Purtroppo mi rimane solo una fotocopia della ricetta, che custodisco gelosamente, il giornale originale chissa' dove e' finito.


Ingredienti per 4 persone
  • 20 grossi conchiglioni 
  • 1 peperone rosso
  • una piccola melanzana
  • 2 piccole zucchine
  • una cipolla
  • un bicchiere di salsa di pomodoro
  • 100 g di ricotta
  • 4 cucchiai di grana grattugiato
  • un ciuffo di basilico
  • uno spicchio di aglio
  • un cucchiaino di zucchero
  • olio extravergine d'oliva q.b.
Cuocete i conchiglioni, scolateli al dente e disponeteli su un canovaccio pulito ad asciugare e raffreddare.
Lavate le verdure e tagliate a cubetti le melanzane, tritate finemente la cipolla, e grossolanamente zucchine e peperone.
In una padella con un filo di olio fate soffriggere per 5 minuti i cubetti di melanzane, salate. In un'altra padella scaldate 3 cucchiai di olio con l'aglio fate stufare la cipolla per qualche minuto. Unite il peperone, mescolate, aggiungete il passato di pomodoro con lo zucchero e il peperoncino, salate e cuocete 3-4- minuti. Unite le zucchine proseguite la cottura per altri 10 minuti e ritirate dal fuoco.
Aggiungete poi le melanzane, condite con il basilico sminuzzato, quindi amalgamatevi la ricotta e regolate di sale e pepe. Aggiungete un cucchiaio di grana padano grattugiato e mescolate bene.
Riempite i conchiglioni con questa ratatouille e disponeteli in una terrina unta di circa 22 cm di diametro. A questo punto potete lasciare la preparazione in frigo, coperta.
Al momento opportuno, spolverizzate la pasta con il formaggio rimanente, irrorate con un filo di olio e passate la teglia in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti. Coprite la teglia nei primi 15 minuti di cottura con la carta stagnola per evitare che la preparazione asciughi troppo.
Servite caldo.


martedì 16 aprile 2013

FLAMIGNI, DAL 1930

Le feste saranno anche passate, ma se volete fare un regalo, delizioso ed elegante allo stesso tempo, non c'e' miglior azienda a cui rivolgersi se non Flamigni!
Oltre alla sostanza, in un regalo, si cerca anche di fare colpo con il pacchetto, la confezione, e in questo Flamigni diciamo che si supera.
Per ogni occasione, Natale, Pasqua una cena tra amici, un piccolo presente per un conoscente, Flamigni offre una vasta gamma di prodotti dolciari prodotti con ingredienti di qualita', ricerche minuziose di settore e sopratutto calma, lentezza e rispetto per le lavorazioni.
Vi rimando al loro sito (qui) per scoprire di piu' su questa meravigliosa azienda, e al loro shop on-line (qui), dove esplorerete gli eccezionali prodotti del mondo Flamigni.
Ed eco che vi presento tre soluzioni per non fare brutta figura:

Siete invitati a cena e non sapete che portare? Cosa importa se la Pasqua e' passata, una colomba all'ananas, non e' solo un dolce pasquale, ma per tutto l'anno. La sua crema morbida e sfiziosa, la pasta soffice renderanno il fine pasto piacevole. Per non parlare della bella figura che farete presentando una confezione elegante e di classe.





The con le amiche, ma nessuna voglia di preparare dolcetti? Ecco pronto il torrone Flamigni, tagliato a pezzetti, sparira' per la sua bonta' e dolcezza tra le chiacchere di un pomeriggio.



Visita pomeridiana ai parenti? 
Et voila', una scatola di amaretti. Semplice, elegante e una volta finiti i deliziosi morbidi amaretti, si presta per qualsia uso.

FETTINE IMPANATE E TATZIKI ALL'ITALIANA

Spesso mi capita di avere in frigo un po' di avanzi: verdure, carni, formaggi...
Oggi propongo questa ricetta, che e' frutto di una mia pazzia svuota frigo, ma che si e' rivelata una piacevole sorpresa.
Si riesce a fare bella figura anche con poco: basta avere un po' di fantasia!


Ingredienti per 4 persone
  • 8 fettine di carpaccio
  • 150 g di Caprì Mauri (una confezione)
  • misto di verdure a dadini (patata, zucchina, mezzo peperone, carota, scalogno)
  • un cucchiaio di salsa di pomodoro
  • una foglia di alloro
  • qualche filo di erba cipollina
  • un uovo
  • pane grattugiato q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • olio per friggere q.b.
  • sale e pepe nero q.b.
Scaldate due cucchiai di olio extravergine e l'alloro in una casseruola, unite le verdure a dadini e cuocete 5 minuti a fuoco alto. Abbassate la fiamma, aggiungete un bicchiere d'acqua e cuocete per 10 minuti. Aggiungete il pomodoro e portate a termine la cottura, altri 10 minuti.
Aggiustate di sale e pepe.
Lavorate il Capri' Mauri in una ciotola con un cucchiaio di olio e 4-5 fili di erba cipollina tritati. Portate tutto a crema.
Per ultimo impanate le fettine di carpaccio: passatele prima nell'uovo sbattuto poi nel pan grattato e friggetele un minuto a lato in un filo di olio per friggere ben caldo.
Scolatele su carta assorbente, asciugatele bene, salate.
Suddividete le fettine nei piatti, accompagnate con un cilindretto di verdure stufate e qualche quenelle di crema di Capri' Mauri all'erba cipollina.

lunedì 15 aprile 2013

GNOCCHI VIOLA CON CREMA DI RASCHERA, ASPARAGI E SPECK

Spero che questa sia l'ultima ricetta un po' piu' pesane della stagione che posto!
Questa mattina il sole splende, il ciliegio in giardino e' scoppiato, presto postero' la foto, e il profumo entra nella stanza.
Bene, mi sa' che e' ora di incominciare le pulizie di primavera: vi lascio questa ricettina e comincio a trafficare!

Ingredienti per 6 persone
  • 1 kg di patate viola
  • 200 g di farina 00
  • un uovo
  • 250 g di raschera
  • 250 ml di latte
  • 20 g di burro
  • un mazzo di asparagi
  • 80 g di speck in una sola fetta
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero q.b.

Inanzi tutto preparate gli gnocchi. Lessate le patate con la buccia, in abbondante acqua salata e, da tiepide, pelatele e schiacciatele sulla spianatoia.
Create una fontana con le patate, unite l'uovo, la farina e impastate tutto molto velocemente fino ad avere una palla di impasto di consistenza morbida e omogenea.
Staccate dei pezzi di pasta, fatene dei rotolini lunghi e sottili, poi tagliateli a tocchetti.
La preparazione degli gnocchi viola, non si distacca molto dalla preparazione di quelli classici, troverete la spiegazione passo passo in questa pagina qui, unica variante e' l'uovo per "tenere insieme" l'impasto.
Pulite gli asparagi eliminando la parte dura del gambo, tagliateli a rondelle e tenete intere le punte.
Affettate lo speck a striscioline.
Saltate in padella con un filo di olio le rondelle di asparagi, per una decina di minuti, con un filo di olio, unite poi lo speck, le punte di asparagi e cuocete, sempre a fuoco alto ancora per pochissimi minuti. Aggiustate di sale e pepe.
Ora preparate la fonduta di raschera, sciogliendo in padella il burro a fuoco dolce, unite poi la farina e mescolate con una frusta cosi' da amalgamare tutto. Aggiungete il latte tiepido, continuando a mescolare, il raschera tagliato a dadini e cuocete tutto per una decina di minuti sempre mescolando. Aggiustate di sale.
Cuocete gli gnocchi in acqua salata, appena verranno a galla scolateli delicatamente.
Disponete sul fondo di ogni piatto un mestolo di fonduta, unite poi gli gnocchi e completate decorando con gli asparagi e lo speck.
Servite immediatamente.

sabato 13 aprile 2013

ROTOLINI DI TACCHINO ARROSTO

Oggi e' una bella giornata, finalmente e perche' non festeggiare con questi rotolini di tacchino molto saporiti?



Ingredienti per 4 persone
  • 4 fette grandi di petto di tacchino
  • un mazzetto di bietoline piccole e fresche
  • 100 g di salsiccia
  • 50 g di robiola
  • un uovo
  • 10 fettine di pancetta arrotolata a fette
  • 2 bicchieri di vino bianco
  • 2 spicchi di aglio
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • noce moscata q.b.
  • sale e pepe nero q.b.
Lavate le bietoline, spezzettatele grossolanamente con le mani e rosolatele in padella con un filo di olio, fino a farle appassire.
In un'altra padella sbriciolate la salsiccia e cuocetela senza aggiungere condimenti.
Mettete nel mixer le bietoline appassite e scolate dall'olio di cottura, la salsiccia, l'uovo, la robiola, un pizzico di sale, di pepe e una generosa grattata di noce moscata. Avviate l'apparecchio fino a ottenere una cremina morbida.
Battete le fette di petto di tacchino, spalmate la crema ottenuta in precedenza sulle fette ben distese e arrotolate ognuna di queste su se stessa in modo da ottenere degli involtini. Fasciateli con la pancetta e sigillateli legandoli con lo spago da cucina.
In un tegame basso e ampio, scaldate due cucchiai di olio assieme all'aglio, unite poi gli involtini e rosolate per 5 minuti per lato, cosi' da creare una leggera crosticina.
Aggiungete il vino, sfumate leggermente e incoperchiate. Continuate la cottura per 20 minuti a fuoco basso.
Servite caldi accompagnati da insalata verde.

venerdì 12 aprile 2013

LA MIA RICETTA SULLE CONFEZIONI CAPRI' LEGGERO MAURI

Ho aperto il mio blogghino piu' che altro per avere un archivio delle ricette che preparo con tanta passione, e non avrei mai pensato di venirne risucchiata e coinvolta in questa maniera.
Ho conosciuto molte persone, trovato amici virtuali, insomma: il meccanismo bloggereccio mi ha davvero appassionato tanto da costruire meta' della mia giornata e parte delle mie azioni attorno al blog.
Se cucino, cerco di fare qualcosa di nuovo da pubblicare, quando esco, do' un'occhio ai negozi di alimentari per scoprire sempre cose diverse: insomma ultimamente la mia vita ruota intorno al cibo. Per carita', non e' che prima non amassi mangiare e cucinare, ma adesso tutto e' ancor piu' soddisfacente.
Come quando, entri nel supermercato, prendi dal banco frigo una confezione di Capri' Leggero Mauri e sopra trovi un bollino con scritto: Le ricette delle Blogger, lo apri e ci trovi la tua facciotta grassa in primo piano, e una delle ricette che hai creato appositamente per la ditta Mauri Formaggi.
Non potete immaginare la soddisfazione!!
Insieme a me, altre 18 blogger hanno partecipato con le loro squisite ricette, diverse per ogni tipologia di prodotto. 
Quindi perche' non collezionarle tutte???
Ecco le foto del mio bollino... PRONTI?????
Ora ve lo mostro, ma perfavore, non ridete quando vedrete la mia foto....


La storica azienda leader nella produzione dei più rinomati formaggi, lancia per tutta la stagione primaverile “Le ricette delle blogger per Mauri”, la prima collezione di mono-ricette che vede protagoniste le nuove opinion leader del food con le loro proposte per gustare tutta la bontà dei caprini più venduti sul mercato.

Racchiuse in pratici sticker pieghevoli applicati su tutte le confezioni di Caprì, le mono-ricette sono facili e veloci da preparare e racchiudono tutta la fantasia delle cuoche più stellate della blogosfera, che si sono cimentate con un ricettario collettivo.

Nicoletta Merlo, amministratore delegato di Mauri spiega che con questa iniziativa si è voluto coniugare qualità e innovazione. Le ricette proposte sono semplici ma uniche e invogliano il consumatore, a preparare piatti nuovi utilizzando i prodotti dell’azienda.




Io sono la ricetta numero 9.
Ringrazio la Mauri per avermi dato questa possibilita', e non voglio dimenticare Sara G. che ha avuto tanta pazienza con me in fase di assemblaggio dei bollini: insomma la foto non andava mai bene e sopratutto per avermi supportato.
Grazie a tutti.

giovedì 11 aprile 2013

FUSILLONI ALLA MANIERA DEL MARINAIO

Ricettina di pasta veloce veloce, ma dal sapore veramente gustoso! In piu' i Fusilloni Verrigni sono davvero il massimo! Perfetti, sempre al dente e si legano con questo sughetto in maniera spettacolare.


Ingredienti per 4 persone
  • 300 g di Fusilloni Verrigni
  • un peperone giallo
  • un peperone rosso
  • 4 filetti di acciuga dissalati
  • 100 g di olive verdi
  • 4 cucchiaiate di salsa di pomodoro
  • 160 g di tonno sott'olio (2 scatolette)
  • un ciuffo di prezzemolo 
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.
Lavate i peperoni, eliminate i filamenti interni e i semi, poi riduceteli a striscioline.
Tritate assieme lo scalogno e lo spicchio d'aglio, molto finemente e rosolateli in padella con un filo di olio. Unite successivamente i filetti di acciuga a pezzetti, e dopo qualche minuto aggiungete i peperoni. Fate cuocere tutto a fuoco medio per 5 minuti circa, girando spesso per non far bruciare gli ingredienti. Incorporate la salsa di pomodoro, aggiustate di sale, pepe e proseguite la cottura, finché il sugo non si sara' ristretto. 
Alcuni minuti prima di spegnere il fuoco, unite il tonno sgocciolato e spezzettato, le olive tagliate a filetti e il prezzemolo triturato. 
Ora cuocete i Fusilloni Verrigni in abbondante acqua salata, scolatela al dente e versatela nella padella con il sugo. 
Saltate qualche minuto e servite immediatamente.

mercoledì 10 aprile 2013

CASCINA SAN CASSIANO

Oggi vi porto nelle Langhe, in Piemonte, per conoscere un'azienda che ha un suo perche'.
Ad Alba, negli anni 90, nasce la Cascina San Cassiano, una piccola ditta creata per trasformare i prodotti della terra dei signori Rossetto. Inizialmente la sede operativa viene stabilita in un'antica abazia, che poi e' lo sfondo del logo dell'azienda, successivamente il successo dei prodotti di qualita' richiedono uno spazio piu' grande e la Cascina decide di allargarsi costruendo due capannoni.

La vocazione di Cascina San Cassiano alla produzione di alimenti di qualità nasce dalla connotazione territoriale in cui è situata; Alba è infatti considerata la patria del Tartufo bianco e di vini pregiati quali il Barolo ed il Barbaresco, nonché di altre numerose produzioni agricole di altissimo valore.

La produzione spazia da verdure sott'olio, antipasti, ragù, salse, a prodotti golosi come frutta sciroppata, confetture, creme dolci, ecc.

Vi rimando al loro sito per il catalogo: http://www.cascinasancassiano.com/products.html

Ma Cascina San Cassiano non e' solo questo, a La Morra (CN), si trova la loro enoteca, la Gallo Wine Gallery, che ho avuto il piacere di visitare, dove personale gentile e preparato vi condurra' in un'esperienza magnifica, illustrandovi e facendovi assaggiare molte cosine sfiziose. (clicca qui per vedere il negozio)

Visitate il loro sito: scoprirete tante ricette, curiosita' ed eventi che vengono organizzati da questa azienda, come l'ultimo contest "Racconto d'amore, ricetta del cuore" al quale anche io ho partecipato e cliccando qui sotto troverete tutte le ricette in concorso.

CLICCA QUI PER VEDERE I LAVORI DEL CONTEST

In foto i prodotti che proporro' nelle mie prossime ricette.






GALLETTI MARINATI AGLI AGRUMI

Ora se avete gusti un po' particolari, vi piace l'aspro e il dolce insieme, questa ricetta fa per voi.
Ci vuole un po' di tempo per prepararla, i galletti hanno bisogno di una lunga cottura in tegame, dovrete superare lo choc della pulizia della pelle sul fornello, ma per evitare la puzza che si sprigionera' nella vostra cucina, mettete a bollire un pentolino d'aceto bianco: l'odore di aceto prevvara' su quello della pelle del galletto.
Insomma e' una cosa un po' orribile, lo so, ma per tutti i volatili, almeno quelli nostrani e' la prassi per evitare di mangiare successivamente carne e piumette.


Ingredienti per 4 persone

Prendete i galletti e passate la pelle sul fornello: in questo modo toglierete tutti i peli e le piume in eccesso.
Lavate bene i galletti sotto l'acqua corrente e asciugateli.
Salate i galletti e infilate nel loro ventre: un quarto di limone, mezzo lime e un quarto di pompelmo, un pizzico di Pesteda Vis e un cucchiaino di DolcePiccanteVis alle clementine.
Trasferiteli in una capiente boule e irrorateli con il succo spremuto dagli agrumi rimasti, cospargete con i cipollotti affettati a rondelle, sale e una generosa presa di Pesteda Vis.
Fateli marinare per 3 ore, irrorandoli di succo di tanto in tanto.
Trascorso questo tempo, sgocciolateli (conservate la marinata) e ponete i galletti in una grossa casseruola con un filo di olio extravergine d'oliva. Fateli rosolare a fuoco vivace per almeno 5 minuti a lato, bagnate con il vino bianco e fate sfumare.
Ora unite due cucchiai di marinata,  cuocete a fuoco molto lento per un'ora e mezza.
Di tanto in tanto, bagnate alternando con un mestolo di brodo e un mestolo di marinatura, incoperchiate ma non sigillate: lasciate sempre uno spazietto in modo che il vapore esca e la carne non risulti bollita.
Verso la fine, circa venti minuti prima, togliete il coperchio e alzate leggermente la fiamma.
I galletti saranno cotti quando infilando una forchetta nelle carni sara' tenera e non uscira' piu' sangue, inoltre fate attenzione alla coscia, che solitamente tende a rimanere piu' dura da cuocere.
Servite i galletti tagliati a meta' con il trinciapolli, accompagnando il il sugo di cottura e la salsa DolcePiccante Vis.



martedì 9 aprile 2013

TORTA DELLE ROSE ALLA CREMA DI MARMELLATA DI PERE E BURRO

Mi e' sempre capitato di vedere questo dolcetto sui banchi dei panifici e delle pasticcerie, spesso l'ho comprata anche, ma l'altro giorno, sfogliando un libro di cucina, ho trovato la ricetta della mitica torta delle rose, cosi' ho deciso di prepararla. Ho voluto aggiungere il mio tocco con la crema di marmellata di pere Bio Lazzaris
Adoro questo dolcino, soffice, morbidoso e golosissimo.



Ingredienti per 8 persone
  • 320 g di farina 00
  • 2 tuorli
  • 20 g di burro
  • 20 g di lievito di birra fresco
  • 70 g di zucchero
  • un bicchiere di latte
Per la farcia

Sciogliete il lievito in una cotiolina con 3 cucchiai di latte a temperatura ambiente.
Nella planetaria unite 50 g di farina, il lievito e 70 g di burro morbido a pezzetti, avviate l'apparecchio e impastate tutto fino a ottenere una pallina morbida. Coprite con un canovaccio e fate lievitare 40 minuti.


Trascorso il tempo di lievitazione aggiungete direttamente nel vaso della planetaria la farina rimanente (300 g), i tuorli, lo zucchero e avviate l'apparecchio, impastate a velocita' bassa unendo a filo il latte.
Dovrete ottenere un impasto morbido ma compatto.
Trasferite tutto sulla spianatoia e, aiutandovi con un poco di farina, stendete un rettangolo grande dello spessore di qualche millimetro.

Montate il burro morbido assieme a 100 g di marmellata Bio alle pere Lazzaris, e stendete la farcia sull'impasto spianato, creando uno strato uniforme e omogeneo. Completate con la marmellata rimanente e arrotolate per il lato lungo la pasta creando un rotolo lungo che taglierete a pezzi grossi circa 8-9.



Imburrate una teglia e zuccheratela, adagiatevi al centro un rotolino in verticale e proseguite con i restanti tutto intorno. Coprite e lasciate lievitare per 2 ore.
Infornate a 180°C per 30 minuti. Se vedete che la superficie scurisce troppo, coprite la teglia con un foglio di carta di alluminio.
Sfornate, cospargete di zucchero semolato, lasciate raffreddare e servite.



Con questa ricetta partecipo al Giveaway di Valentina della Ricetta che Vale

















venerdì 5 aprile 2013

AGNOLOTTI NEL VINO


Tra la Pasqua, le mie "magagne" e di tutto un po' ho trascurato il classico della settimana.
Oggi vorrei proporre un piatto che e' semplicissimo, di origine piemontese, e se siete amanti del vino, non potrete farne a meno.
Oramai quasi sconosciuto e poco apprezzato. Di certo e' meglio consumarlo d'inverno, ma con le temperature e la pioggia di questi giorni, meglio scaldarsi il cuore.
Si mangiava per le feste, quando si preparavano i ravioli, se ne scolavano un po' sconditi e si mettevano nel vino.



Ingredienti per 4 persone
  • 500 g di agnolotti (ripieno misto di carne e verdure)
  • 500 ml di buon vino Barbera o Dolcetto
  • brodo di carne q.b.
  • sale q.b.

Lessate gli agnolotti (che se sono fatti in casa e' meglio) nel brodo di carne, "tirateli su" e distribuiteli in 4 tazze da colazione, grandi e ampie.
Colmate con dell'ottimo vino rosso che se piemontese e' meglio, e portate immediatamente in tavola.
Se per voi il vino e' troppo forte, potete allungarlo un un mestolo di brodo caldo, oppure ancora condire con parmigiano grattugiato se siete dei cultori del formaggio sulla pasta.

giovedì 4 aprile 2013

PENNE RIGATE CON BARBA DI FRATE E ROBIOLA FRESCA

La "salsola soda" e' una pianta che nasce nelle zone costiere del Mediterraneo sopratutto perche' richiede terreni ricchi di sale.
E' una pianta sia edibile, si mangiano i germogli giovani, sia fonte importante di soda, una volta si estraeva dalle sue ceneri dopo la combustione.
Nella cucina italiana e' conosciuta come barba di frate o agretti, mentre in Spagna e' chiamata barrilla.
Ecco una ricetta per assaporare il suo gusto, rimanendo leggeri e cucinando molto velocemente.


Ingredienti per 4 persone
  • 320 g di pennette rigate Verrigni
  • un mazzetto di barba di frate o agretti
  • 150 g di robiola fresca
  • 50 g di pecorino a media stagionatura
  • 30 g di pinoli
  • uno spicchio di aglio
  • sale e pepe q.b.
Pulite la barba di frate sotto l'acqua corrente, eliminando la radice e tutta la terra che contengono.
Lessate le penne rigate Verrigni in abbondante acqua salata.
Nel frattempo scaldate un filo di olio extravergine d'oliva in padella assieme allo spicchio di aglio, unite la barba di frate e fatela appassire una decina di minuti a fuoco vivace.
In una terrina, lavorate a crema la robiola e il pecorino grattugiato aiutandovi con un mestolo di acqua di cottura della pasta, aggiungete anche un pizzico di pepe.
Tostate i pinoli in un padellino, senza alcun grasso, fino a quando saranno leggermente imbruniti.
Scolate le penne rigate Verrigni, trasferitele nella terrina con i formaggi e unite i pinoli e la barba di frate. Mescolate bene fino ad amalgamare tutti gli ingredienti e servite immediatamente.

mercoledì 3 aprile 2013

PIADAPIZZA RICCA

Voglia di un pranzo veloce?
Ecco un'idea assolutamente geniale: la piadapizza Loriana, una piadina che nel suo impasto nasconde la fragranza della pizza e la bonta' della piadina.
Si cuoce in pochi secondi, in padella o in forno, et voila', un pranzo veloce e sano.


Ingredienti per 2 persone
  • 2 piadine Piadapizza Loriana
  • un peperone rosso Quadrato
  • una cipolla rossa
  • 100 g di salsiccia
  • una mozzarella fiordilatte
Pelate le cipolle e tagliatele a fettine spesse mezzo centimetro. Scaldate un filo di olio extravergine d'oliva in padella e unite le cipolle, soffrigetele per qualche secondo, poi abbassate la fiamma e fatele appassire dolcemente. Trascorsi dieci minuti, unite un cucchiaio di aceto balsamico e fate sfumate a fuoco vivo. Aggiustate di sale.
Lavate i peperoni, eliminate il picciolo, semi e filamenti interni e tagliateli per il lungo a fette spesse un centimetro. 
Togliete il budello dalla salsiccia e sbriciolatela con le mani.
Scaldate in una nuova padella un filo d'olio, unite i peperoni e la salsiccia sbriciolata e fritteteli a fuoco medio per una decina di minuti mescolando spesso. Aggiustate di sale.
Ora disponete su una teglia le 2 Piadapizza Loriana farcitele dividendo a meta' sulla loro superficie cipolle, salsiccia e peperoni e ultimate con la mozzarella a fettine e infornate a 180°C per 5 minuti, o comunque finche' la mozzarella non sara' sciolta completamente.

LA PIADINA LORIANA

I segreti di Loriana, per conquistare tanti palati nel corso degli anni sono semplici: mantenere sempre stessi ingredienti, sapori e stessi procedimenti della Vera Piadina Romagnola.
Prodotti semplici, ingredienti di alta qualita' rendono Piadina Loriana unica, adatta per soddisfare qualsiasi goloso: veloce da cucinare si presta per esser farcita con qualsia ingrediente, dal dolce al salato.
Spuntini, pranzi, aperitivi e cene: Loriana e' davvero speciale per ogni occasione!

Per tutti quelli che preferiscono un prodotto particolarmente leggero, fragrante, ma senza rinunciare al gusto, Loriana ha inventato la Sfogliatissima all'Olio Extravergine d'Oliva. Una ricetta 100% vegetale dove l'autentica tradizione romagnola, incontra l'ingrediente principe della Dieta Mediterranea: l'Olio Extravergine d'Oliva.


Sfogliatissima classica: Loriana Sfogliatissima Classica, è la piadina soffice, morbida, con tutto il gusto della autentica tradizione romagnola.
Le sue dimensioni generose, il suo sapore appetitoso, la rendono la piadina ideale per una cena veloce, sana e ricca di gusto.

Arrotolabile classica: Quante volte avete avuto la tentazione di prendere la vostra morbida piadina e farne un sol boccone ?
Quante volte vi è sfuggito un po' di prezioso squacquerone, o una foglia di rucola o peggio....il prosciutto !
Per voi pigri e viziosi amanti della piadina, Loriana ha inventato la Arrotolabile: talmente morbida, talmente sottile, che si arrotola senza rompersi !
Loriana Arrotolabile è l'ideale anche per preparare dei gustosi rotolini da proporre ai vostri amici come aperitivo, per stupirli...e ritrovarveli sempre in casa !

Piadapizza: La pizza, dal punto di vista della piadina.
Questa è Loriana Piadapizza.
Dall'incontro tra la vera pizza Napoletana, e l'autentica piadina Romagnola, nasce Loriana Piadapizza: un gusto incredibile, che la rende squisita anche soltanto con un filo d'olio e un po' di sale, oppure con qualche pomodorino, e una consistenza unica: l'unica con cui poter fare...la fetta !
Il suo segreto ?
La semola di grano duro, come nella migliore tradizione pizzaiola, che incontrando gli ingredienti tipici della piadina, da vita ad un prodotto straordinario.


martedì 2 aprile 2013

IL MERCATO DI APRILE

Buon pomeriggio e buon inizio mese.
In queste giornate pasquali mi sono presa un po' di relax, dal blog da tutto, ho lasciato fare agli altri, anche perche' l'ennesima sfiga si e' instaurata sulla mia salute.
Adesso ci mancava pure la pleurite... sembra una barzelletta... e sinceramente comincio seriamente a credere che qualcuno mi abbia fatto il malocchio, oppure che ne so, dovro' scontare qualche pena per qualcosa di male fatto... boh comincio davvero a d averne le palle piene!
Ecco il mercato di aprile.

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