mercoledì 31 dicembre 2014

6 RICETTE CON LE LENTICCHIE PER IL VEGLIONE

Se ancora siete indecisi su cosa preparare questa sera, vi lascio questo piccolo collage con qualche ricetta con le immancabili lenticchie che, come vuole tradizione, mangiate a capodanno portano pecunia, nell'anno successivo.



martedì 30 dicembre 2014

CONCHIGLIONI RICOTTA E LIMONE CON CRUMBLE DI PANE E ZENZERO CANDITO

Come ho gia' detto io il veglione di capodanno lo associo al finger food, agli stuzzichini, ai pasticcetti.
E l'altro giorno, vedendo i miei conchiglioni grandi nella dispensa ho pensato che un finger di pasta non ci starebbe per niente male nel buffet di capodanno, quindi ho tirato fuori questa ricettina, semplice ma davvero d'effetto.


CALAMARO RIPIENO PINOLI E UVETTA E CREMA DI LENTICCHIE ROSSE

Questo era il piatto che originariamente avevo pensato e preparato per il contest Cucina per Chef Pierangelini... e perfortuna che non l'ho presentato, perche' con l'altro, i ravioli di lenticchie e zemino leggero di calamari e bietole, sono arrivata seconda. Sinceramente questa ricetta e' buona, ma non mi sembrava soddisfasse molto i criteri del contest.
Comunque, se al cenone del Veglione avete ospiti che non sopportano il cotechino, oppure voi ne avete repulsione, potete presentare questo secondo di pesce, che si sposa bene con la crema di lenticchie.



DUE CROSTINI CON LE LENTICCHIE

La tradizione dice che mangiare lenticchie l'ultimo dell'anno porti soldi. Premettendo il fatto che io e' una vita che ci provo, ma mai nessuna vincita stratosferica, mi e' mai capitata, anche perche' forse dovrei cominciare a giocare, non tutti hanno voglia di aspettare la mezzanotte pasteggiando a lenticchie, ho pensato di metterle su dei crostini, cosi da sdramatizzare un poco la tradizione.
Un crostino con il cotechino, e se ci fosse qualcuno che non lo gradisce, una bella pallina di salsiccia di Bra cruda.


CREMA DI LENTICCHIE E COTECHINO

Manca un giorno alla fine dell'anno. Non ho voglia di fare resoconti o classifiche. 
Mi basta gia tutto quello che e' accaduto negli anni passati, per aver goduto bene quest'anno qundi pensiamo immediatamente a che fare per il cenone del Veglione.
Se siete amanti del cotechino, e sopratutto non volete rinunciare alle tradizionali lenticchie, ecco un modo per presentare in maniera diversa questi due ingredienti.
Per me il veglione e' associato agli stuzzichini piu' che alla grande mangiata, ed ecco e' che e' uscito questo piatto.

mercoledì 24 dicembre 2014

LA CENA DELLA VIGILIA A GENOVA

La cena della Vigilia di Natale e' rigorosamente di magro, ma qui a Genova no ci facciamo mancare nulla.
Ed ecco che ho voluto riunire le ricette pilastro della cucina genovese, i classici, che spesso diventano irrinunciabili per la cena del 24.

PRANZO DI NATALE CON POCO STRESS

Ora, se avete in testa di preparare un pranzo di Natale in fretta e velocemente, un po' come dice la Parodi, toglietevelo dalla testa. In cucina nulla deve essere fatto di fretta, come ho gia detto piu' volte, bisogna aver calma e pazienza.
Ma possiamo di molto semplificarci la vita scegliendo ricette non troppo complicate e che implichino metodi di cottura facili. Questo si. 
Ecco per voi, 11 spunti, tratti dal mio blog, che potrebbero interessarvi, se avete intenzione di non stressarvi troppo per preparare il pranzo di Natale!


martedì 23 dicembre 2014

RISOTTO PERE E CASTELMAGNO CON PATA NEGRA CROCCANTE E PERE CARAMELLATE

Non me ne vogliano i piemontesi, ho un po' cambiato il risotto classico alle pere e Castelmagno.
Ma il fatto e' che con tutto quel ben di Dio di formaggio che mi ha mandato Occelli, non ho saputo resistere.
Quel Castelmagno mi diceva: -Infilami in un risotto!- e, dato che io non sono una che sa stare al posto suo, ho voluto un poco modificare la ricetta classica, ma sempre mantenendone le basi. Quindi, volendo far la figa, e sopratutto trovando una super offerta alla Coop, ho utilizzato il Pata Negra (famoso prosciutto spagnolo) come ingrediente per dare un tocco in piu' a questo risotto, ma parliamoci chiaro, nessuna invidia ad un ottimo culatello poco stagionato o un piu' semplicissimo Crudo dolce di San Daniele...
Un'idea per il pranzo di Natale.



Ingredienti per 4 persone
  • 300 g di riso Carnaroli
  • 2 pere Kaiser mature
  • 150 g di Castelmagno dop Occelli
  • 2 cucchiai di grana grattugiato
  • 50 g di burro
  • 2 piccoli scalogni
  • un bicchiere di vino bianco
  • 4 fette di prosciutto Pata Negra
  • 2 cucchiai di zucchero
  • brodo vegetale q.b.
  • sale q.b.
Preparate il brodo vegetale e tenetelo in caldo.
In una casseruola dai brodi alti, soffriggete lo scalogno tagliato molto fine assieme a 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva. Unite poi il riso, tostate bene, mescolando continuamente, quindi sfumate con il vino bianco. 
Cominciate ora a cuocere il riso aggiungendo, ogni qualvolta si asciughera', due mestoli di brodo. Mescolate spesso e, dopo una decina di minuti unite una e mezza pera tagliata a dadini. Portate a cottura il riso. Aggiustate di sale.
Nel frattempo tagliate la pera restante a dadini piccoli e mettetela in padella assieme a due cucchiai di zucchero. Cuocete a fuoco vivo finche' lo zucchero comincera' a diventare scuro, quindi togliete dal fuoco e tenete in caldo.
Tagliate i prosciutto a striscioline e cuocetelo a fiamma alta in padella senza alcun condimento, tenetelo sul fuoco per 5 minuti al massimo, girandoli solo una volta, diventera' croccante e saporito.
Quando il risotto sara' completamente cotto, unite il grana grattugiato e il Castelmagno tagliato a pezzi piccolissimi, mescolate bene, e aggiungete anche il burro. Mantecate il risotto per qualche minuto.
Servite nei piatti individuali, decorando con i dadini di pere caramellate e le fettine di Pata Negra croccante.

BISCOTTI GINGERBREAD PER L'ALBERO, ma non solo

Non che siano esclusivamente da appendere, sono ottimi anche da mangiare o per creare carini segnaposti per la tavola natalizia.
Quindi se siete ancora in dubbio su come decorare la vostra tavola per le feste, ecco una piccola idea, davvero a basso prezzo.
La ricetta e' mede in America, dove questi biscotti impazzano durante Christmas Time, e ne viene da uno stupendo giornale, acquistato a New York, tutto sui biscotti, quindi, altro lavoraccio per convertire tutto in grammi dalle maledette cups!


E sono stata un poco indaffarata, da giovedi non pubblico piu' nulla...
In piu' Venerdi' pomeriggio e' arrivata la magnifica notizia del secondo posto al concorso di Lorenzo Vinci "Cucina per Chef Pierangelini" e da li non ho capito piu' un tubo...
Nel senso, non ho praticamente vinto nulla mai ai contest e di colpo due di fila prima VinciValcasotto di Occelli, poi questo, insoma dopo tanto cucinare e spignattare, finalmente arrivano due belle soddisfazioni.

PAUSA PER CONTROLLARE IL TOCCU

Eccomi, si perche' nel frattempo sto cucinando gia' per Vigilia, Natale e Santo Stefano.
Se vi puo' interessare sabato ho fatto 320 ravioli alla genovese e 120 tortelli di zucca, non sono stata proprio con le mai in mano...

Comunque, ho un po di arretrato, e mi sa che mi tocca pubblicare a raffica!! 

Buona Visione!

giovedì 18 dicembre 2014

SUGARELLO E FRUTTO DELLA PASSIONE

Se davvero volete stupire i vostri ospiti a Capodanno, questa ricetta fa al caso vostro. Scenografica e davvero particolare, unisce il gusto delicato della polpa del sugarello, tra l'altro pesce povero in tutti i sensi, con la sferzata energica del frutto della passione.
Come polp di pesce ho optato appunto per il sugarello, perche' mi piace che certi pesci non vengano abbandonati, ma se proprio siete dei classicisti, l'orata o il branzino, sicuramente molto piu' banali, possono andare benissimo.



Ingredienti per 4 persone

  • un sugarello da circa 500 g
  • 4 passion fruits grandi
  • un ciuffo di prezzemolo
  • un cucchiaino raso di zenzero in polvere
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.
Tagliate i frutti della passione a meta' per il senso orizzontale. Svotateli con un cucchiaio e raccogliete la polpa in una piccola ciotola. Tenete da parte i gusci dei frutti.
Filtrate la polpa ricavata attraverso un colino a maglie e fate scendere il succo in un'insalatiera.
Tritate finemente il prezzemolo e unitelo assieme allo zenzero e un cucchiaio di olio extravergine d'oliva al succo dei frutti.
Lavate, eviscerate il pesce, quindi ricavatene 2 filetti, spellateli e tagliate la polpa a cubetti.
Riunitela nella ciotola della marinata al frutto della passione e lasciate riposare al fresco per 15 minuti circa.
Disponete i gusci dei frutti su un piatto da portata decorato eventualmente con dell'insalatina mista, riempiteli con la polpa del pesce e un cucchiaino di marinata ognuno, quindi servite immediatamente completando con un pizzichino di sale.

mercoledì 17 dicembre 2014

CAKE ALLE MELE E NOCI PECAN

Directly from Magnolia Bakery Cookbook...
Ovviamente non potevo farmi sfuggire l'occasione di avere questo libro del tempio newyorchese del cupcakes,dove Carrie e Miranda di Sex&theCity si gustano un dolcetto sulla panchina davanti al famoso negozio del Greenwich, disquisendo sulle avventure amorose tra un Big e un Aiden ... ma questo lo potete solo sapere se siete sfegatati fan della serie come me...
Comunque, ho riadattato alle dosi europee questa ricetta, che tra cup e oz, c'e' da diventare matti, e ho aggiunto qualche spezia in piu' e la farina di farro. L'originale prevede le noci di Pecan, ma, non essendo molto facili da reperire dalle nostre parti questa tipologia di frutto secco, anche con le noci di Sorrento il dolce non viene male (collaudato al 100%).
Con le dosi di questa ricetta di prepara un bel dolce nello stampo a cassetta classico, qui ho fatto anche dei piccoli tortini, perche' avendo utilizzato uno stampo stretto e lungo mi era avanzato dell'impasto. Nulla di male, basta solo diminuire il tempo di cottura a circa 30 minuti.
In ultimo, direi che sia un ottimo regalino homemade, per i vostri amici!

Stampo in cartone di Ikea
Printable Handmade da Fleecefun.com

MANDILLI DE SAEA (Fazzoletti di seta)

Un classico della Vigilia di Natale a Zena sono i mandilli al pesto, alias stracci, fazzoletti di pasta conditi con il pesto. Meglio tradotti, ma mal interpretati, con la dicitura di lasagne al pesto, pero' attenzione: non sono al forno.
Si preparano queste sfoglie di pasta rigorosamente molto sottili, e si ritagliano molto grandi, cosi' da ricordare i fazzoletti (mandilli in genovese) e, dopo averli lessati, si condiscono con abbondante pesto appena preparato.
Questo piatto e' l'espressione della semplicita' della cucina genovese.


lunedì 15 dicembre 2014

CARCIOFI CRUDI E ROSSETTI AL PEPE ROSA

Da quando in Liguria e' proibita la pesca dei bianchetti, per me e' davvero una tragedia!!
Ma non scherzo, prima di tutto mi mancano le frittelle della nonna, in secondo, la farinata coi bianchetti, che se non l'avete mai provata... beh, non sapete che vi siete persi, in ultimo, ma non fattore da poco, girano solo ed esclusivamente rossetti (alias avannotti di triglia) che costano esattamente il doppio.
Ora, se avete in mente una vigilia di Natale per single, o tête-à-tête con la vostra dolce meta', questo e' un antipasto perfetto, per gustare il sapore del mare, senza dover accendere un mutuo in banca per comperare la materia prima.



Ingredienti per 4 persone
  • 300 g di rossetti (neonata di triglie)
  • 2 carciofi (meglio di Albenga)
  • un limone
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • pepe rosa in grani q.b.


Sistemate una pentola piena d'acqua sul fuoco, posatevi un piatto come coperchio e sopra distribuitevi i rossetti. Lasciateli cuocere lentamente, senza girarli, appena vedete che cominciano a diventare bianchi, spegnete il fuoco e attendete che si cuociano tutti completamente.
Pulite i carciofi, eliminate le foglie piu' dure e affettateli molto sottilmente. Conservateli a bagno in una ciotola con acqua acidulata con il succo di un limone.
Disponete su ogni piatto qualche fettina di carciofo asciugato su carta assorbente, al centro posatevi i rossetti cotti, quindi condite con una spolverata di pepe rosa pestato e un filo di olio extravergine d'oliva.

sabato 13 dicembre 2014

RAVIOLI DI LENTICCHIE AL ZEMINO LEGGERO DI CALAMARI, LA MIA RICETTA PER PIERANGELINI

Quando ho letto di questo contest, ho subito preparato una ricetta, che poi postero nei prossimi giorni, ma con il passare del tempo, ho cominciato a pensare che la prima fosse un po' troppo banale, quindi ho cominciato a studiarci sopra. 
Ovviamente i due ingredienti, molto diversi tra loro, calamari e lenticchie, proposti da chef Pierangelini, per il contest di Lorenzo Vinci, spingono a cucinare davvero diverse preparazioni, ma io volevo fare qualcosa di diverso da solito calamaro ripieno.
Poi arriva quel momento in cui ti si accende la lampadina, e allora mi sono cimentata nella preparazione dei ravioli. 
Ravioli ripieni di lenticchie stufate, con un sughetto ispirato al zemin genovese (un piatto che implica la cottura lunga delle seppie assieme alle bietole), di calamari e bietole.
Un piatto che secondo me e' perfetto per l'ultimo dell'anno se non volete rinunciare alla classica tradizione che vuole le lenticchie sulla tavola del veglione come simbolo portafortuna per l'anno a venire.


Ingredienti per 4 persone

Per la pasta
150 g di farina 00
50 g di farina di semola
un uovo piccolo
sale q.b.

Per il ripieno
150 g di lenticchie
una piccola carota
uno scalogno
una piccola costola di sedano
un cucchiaio di parmigiano grattugiato
concentrato di pomodoro q.b.
brodo vegetale q.b.
curcuma q.b.
sale q.b.

Per il condimento
un calamaro grande (circa 600 g)
un piccolo mazzo di bietoline
50 g di pinoli
2 spicchi di aglio
sale e pepe nero di mulinello


Incominciate preparando la pasta fresca per il ravioli.
Sul piano di lavoro, mescolate le due farine e disponetele a fontana.
Rompetevi l'uovo al centro,unite un pizzico di sale, e piano piano impastate tutto energicamente incorporando anche un poco di acqua fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea.
Avvolgete la pasta nella pellicola e lasciatela riposare almeno per mezz'ora al fresco nel frigorifero.

Per il ripieno, che si puo' preparare con largo anticipo, ammollate per una mezzoretta le lenticchie in acqua.
Tritate lo scalogno pelato, la carota e il sedano puliti, nel mixer, quindi trasferite il trito in una casseruola con due cucchiai di olio. Fate soffriggere dolcemente, poi unite le lenticchie scolate, mescolate per far insaporire, in ultimo aggiungete un poco di brodo e mezzo cucchiaino di concentrato di pomodoro.
Lasciate cuocere a fuoco lento per 20-30 minuti, controllando spesso, e aggiungendo del brodo ogni qualvolta le lenticchie risulteranno asciutte.
Portate a cottura i legumi, dovranno risultare molto asciutti. Aggiustate di sale.
Passate le lenticchie al mixer, trasferite tutto in una ciotola, lasciate intiepidire, quindi unite un cucchiaino di curcuma e il formaggio grattugiato.

Ora riprendete la pasta e stendetela in sfoglie, quindi confezionate i ravioli, disponendo su ognuna un cucchiaino scarso di ripieno alle lenticchie (mi raccomando freddo), coprite con un'altra sfoglia e ritagliate a quadrato con la rotella dentellata. Continuate fino al completamente degli ingredienti.
Disponete i ravioli su di un piatto ben distanziati tra loro e infarinati con la semola.

Pulite il calamaro, spellatelo. evisceratelo, eliminate il dente centrale, quindi tagliate la sacca centrale a striscioline e i tentacoli a pezzetti.
Lavate in abbondante acqua le bietoline, eliminate i gambi e tagliatele grossolanamente a strisce.
Scaldate in una larga padella 6 cucchiai d'olio, unite i pinoli e l'aglio in camicia, appena i pinoli cominceranno a scurirsi, aggiungete il calamaro e cuocete a fuoco alto una decina di minuti, mescolando spesso. Infine eliminate l'aglio.
A parte, in un'altra padella, cuocete le bietoline in un cucchiaio di olio ben caldo assieme allo spicchio di aglio in camicia. Fate saltare le verdure velocemente, per due minuti, non di piu', cosi da mantenerle croccanti.

Lessate i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli leggermente al dente e trasferiteli nella padella con il condimento di calamari, insaporite bene, qualche minuto a fuoco vivo, in ultimo unite le bietoline e servite immediatamente con una spolverata di pepe nero.





giovedì 11 dicembre 2014

DUE TARTINE AI GAMBERI E FRUTTA

E per la notte del veglione vi lascio altri due fingerfood a base di gamberi. Semplici da preparare.


FUSILLI BUCATI CORTI AL FORNO CON SUGO DI PISELLINI E FIORDILATTE

Ed eccoci con l'ultima ricetta semplice per il menu' di Natale, e questa e' davvero una scemata!!
Si puo' anche preparare in anticipo, per poi infornarla e servirla momento dell'arrivo degli ospiti.
Ci sono due versioni, quella monoporzione, piu' carina, da impiattare in piccole cocotte o nelle ciotoline da crema catalana, altrimenti, la solita bella teglia portata in tavola direttamente dal forno, fara' altrettanto la sua figura!


Ingredienti per 4 persone

  • 320 g di fusilli bucati corti
  • 400 g di polpa di pomodoro
  • 200 g di piselli 
  • uno scalogno
  • qualche fogliolina di basilico
  • una mozzarella fiordilatte grande
  • grana grattugiato q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.

Lessate al dente i piselli in acqua salata.
Pelate la cipolla e tritatela molto finemente. Fatela rosolare in un tegame con 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva finche' non sara' imbiondita.
Unite la polpa di pomodoro, il basilico grossolanamente tritato, i piselli e fate cuocere a fuoco dolce per una ventina di minuti, fino a quando il sugo non si sara' un poco ritirato. Aggiustate di sale e pepe.
Lessate in abbondante acqua salata i fusilli bucati corti, scolateli molto al dente.
In una capiente ciotola condite la pasta con il sugo appena preparato, amalgamatevi anche due cucchiai di grana e trasferite tutto in una teglia da forno leggermente unta.
Tagliate la mozzarella a dadini non troppo piccoli e distribuiteli sulla superficie della pasta, completate con un'ultima spolverata di formaggio grattugiato.
Infornate a 200°C per una decina di minuti, finche' la mozzarella si sara' sciolta e servite immediatamente in tavola.

mercoledì 10 dicembre 2014

TARTINE DI PANETTONE

Spesso durante le feste capita di avere avanzi di panettone e non a caso, l'altro giorno ho pensato di riciclare questo dolce per servire delle tartine salate.
Il connubio e' davvero particolare, praticamente potrebbe sostituire il pan brioche, ma in piu' c'e' l'uvetta.
Se invece vi piace il pandoro QUI trovate un'altra mia tartina salata...
Ottimo per l'aperitivo natalizio o il buffet di capodanno.


martedì 9 dicembre 2014

PALLINE ALLE CASTAGNE E PESTO PER L'APERITIVO

Oggi giornata di crocchette, polpette e quant'altro. E io gironzolo qua e la' e trascuro tutti i miei buoni propositi per il blog! Uffa,  così mi ritrovo a dover postare due ricette nello stesso giorno...
Lagne mie a parte, in Liguria si usa molto la pasta fresca preparata con la farina di castagne e condita con il pesto, e io che sono una fissata con il finger food, ho preparato delle palline di castagne cotte in forno, da servire tiepide, o anche fredde, per l'aperitivo e da accompagnare con il pesto.



Ingredienti per 4 persone 

  • 300 g di castagne lesse
  • 100 g di ricotta
  • 50 g di grana grattugiato
  • 2 cucchiai di pane grattugiato + un poco per la finitura
  • un uovo 
  • noce moscata q.b.
  • 100 g di pesto genovese
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.

Frullate le castagne lesse e raccoglietele in una ciotola capiente.
Unite la ricotta, il grana e il pane grattugiati, l'uovo leggermente battuto, una grattata di noce moscata, sale e pepe. Mescolate bene tutti gli ingredienti.
Rotolate tra le mani un cucchiaino di composto e dategli la forma della polpetta. Passate le palline mano a mano nel pan grattato e disponetele su una placca leggermente unta.
Infornate a 180°C per 30 minuti circa, fino a quando vedrete che le palline risulteranno leggermente colorite.
Servite, tiepide o fredde, accompagnando con il pesto.

CROCCHETTE DI BACCALA E OLIVE

Queste crocchette non sono assolutamente fritte! Sono al forno.
Nulla vi vieta di passarle nell'olio bollente, saranno anche piu' buone, ma visto che il cenone della vigilia di Capodanno, per il quale io consiglio di preparare queste crocchette, sara' di per se sostanzioso, forse l'opzione forno e' la piu' leggera.
Inoltre non dovrete stare attaccati ai fornelli e arrivare dai vostri ospiti puzzolenti di fritto, bastera' accendere il forno e attaccare il timer.
In piu' le crocchette sono un ottimo modo per riciclare gli avanzi delle luculiane feste natalizie.
Bene, ora vi racconto come farle.




Ingredienti per 4 persone
  • 1 patata grossa a pasta gialla
  • 150 g di baccala' lesso
  • 50 g di grana padano grattugiato
  • due cucchiai di olive taggiasche snocciolate
  • 2 uova
  • poca farina
  • pane grattugiato
Lavate e lessate la patata. Scolatela, fatela intiepidire e, dopo averla pelata, passatela allo schiacciapatate.
Tritate finemente nel mixer il baccala' raccoglietelo assieme alle patate in una terrina, aggiungete il formaggio, le olive tritate grossolanamente e un uovo. Salate, pepate e amalgamate tutti bene tutti gli ingredienti.
Passando l'impasto tra le mani, create dei cilindretti della grandezza di un pollice, passateli man mano nella farina, poi nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale e infine nel pane grattugiato.
Allineateli tutti in una teglia da forno leggermente unta, conditeli con un filo di olio extravergine d'oliva e infornate a 180°C per circa 20 minuti.
Quando le crocchette avranno assunto un colore dorato, sfornate, lasciate intiepidire e servite.

sabato 6 dicembre 2014

PANETTONCINI AL FARRO

Stanchi del solito panettone? 
Non vi piacciono canditi e uvetta?
 Siete stufi del gusto del conservante che invade il palato quando si addenta una fetta di panettone comperato? 
Bene, se avete un poco di pazienza, potete prepararvelo da voi in casa. 
La farina di farro, rende l'impasto leggero e morbido, mentre il burro, beh quello, come al solito, rende tutto piu' soffice e goloso.
La preparazione non e' semplice, ma neanche complicata. Ho trovato questa ricetta su un Sale&Pepe di qualche anno fa, poi ovviamente l'ho un poco modificata, come al mio solito. 
I pirottini di carta che ho usato sono piccolini, delle classiche misure del muffin, solo un po' piu' alti, ma nulla impedisce di sbizzarrire la vostra fantasia.




RISOTTO ALLA RASPADURA, SALSICCIA E CARCIOFI

Oggi di nuovo risottino. Si, perche' ci ho preso gusto, e mio marito non mi sopporta gia' piu'. Ma sempre nell'ottica del Natale semplice, ho arricchito un classico risotto al formaggio, con salsiccia e carciofi.
Se la mattina di Natale, avete poca voglia di "spignattare" ma almeno, un pochino di tempo per seguire il risotto, questo e' il piatto che fa per voi.


Ingredienti per 4 persone
  • 300 g di riso Carnaroli
  • uno scalogno
  • 70 g di Raspadura di Lodi
  • un litro di brodo vegetale
  • 200 g di salsiccia 
  • 2 carciofi
  • burro q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.

In una casseruola mettete 2 cucchiai di olio e una noce di burro, sciogliete tutto lentamente e aggiungete lo scalogno tritato molto finemente. Rosolate qualche minuto a fuoco vivo, facendo attenzione che non bruci, poi unite il riso. Tostatelo bene, mescolando continuamente.
Aggiungete il vino, fatelo sfumare, quindi unite il brodo caldo, poco alla volta ogni volta che il riso lo avra' assorbito. Cuocete il riso per circa 18 minuti mescolando spesso.
Nel frattempo eliminate il budello alla salsiccia e sbriciolatela, mentre, per i carciofi, puliteli, eliminate le foglie piu' grosse, la barba interna e affettateli sottilmente.
Mettete tutto in una capiente padella e saltate salsiccia e carciofi assieme a un cucchiaio di olio extravergine d'oliva. Cuocete tutto a fuoco vivo, girando spesso per una decina di minuti. Salate e pepate.
Quando il riso sara' cotto, spegnete la fiamma, unite due grosse noci di burro, la Raspadura e mantecate il risotto per renderlo morbido e cremoso. Lasciate riposare qualche minuto.
Servite nei piatti il risotto alla Raspadura e completate con le briciole di salsiccia e le fettine di carciofi.

mercoledì 3 dicembre 2014

DUE SEMPLICI STUZZICHINI: SFOGLIETTE AL SESAMO E PANCETTA, CANNONCINI CRUDO E PROVOLONE

Sempre sull'onda del semplice ecco due stuzzichini da offrire ai vostri ospiti per l'aperitivo degli auguri. Tempo totale di preparazione 20 minuti!



Ingredienti per 4 persone

  • un rotolo di pasta sfoglia rettangolare
  • 4 fettine sottili di prosciutto crudo
  • 4 fettine di provolone dolce
  • 50 g di pancetta steccata
  • semi di sesamo

Accendete il forno a 180°C.
Srotolate la sfoglia sul piano di lavoro e ricavatene 8 lunghe strisce spesse un centimetro.
Inumiditele leggermente con un poco d'acqua e arrotolatele una per una, a spirale sui tubetti cosi' da creare dei piccoli cannoncini.
Disponeteli uno ad uno su di una placca da forno ricoperta di carta oleata e infornate per 10 - 15 minuti circa. Sfornate e lasciate raffreddare.



Dividete la pasta sfoglia rimanente in rettangolini di circa 1x5 cm, spennellateli con un poco di acqua e spolverateli con una manciata di semi di sesamo. 
Trasferite tutto in una placca da forno rivestita di carta oleata e infornate per 10 minuti. Sfornate e fate raffreddare.



Tagliate a meta' le fettine di prosciutto e provolone, arrotolotele strette a due a due e infilatele nella bocca di ogni cannoncino.
Arrotolate, invece, su ogni sfoglietta al sesamo mezza fetta di pancetta.
Servite per accompagnare un bel calice di bollicine! 

martedì 2 dicembre 2014

RISOTTO AI FUNGHI PORCINI E RASPADURA

All'insegna di un Natale semplice, ma non scrivo veloce, perche' in cucina, la pazienza deve regnare sovrana e la fretta e' tiranna, ho pensato a un risottino ai porcini adatto anche ai piu' imbranati ai fornelli.
La ricetta ovviamente contiene i funghi porcini secchi, anche perche' di questa stagione e' davvero difficile trovarli freschi e nostrani, in piu', io che sono allergica ai funghi, quelli secchi sono gli unici che riesco a mangiare.



Ingredienti per 4 persone 
  • 300 g di riso Carnaroli
  • 60 g di funghi porcini secchi
  • uno scalogno
  • 2 noci di burro
  • Raspadura di Lodi
  • brodo vegetale q.b.
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.

Mettete in ammollo i funghi in acqua in una ciotola per una ventina di minuti.
In una tegame rosolate lo scalogno pelato e tagliato finemente con due cucchiai di olio extravergine d'oliva.
Unite poi il riso, fatelo tostare, continuando a mescolare e sfumate con il vino bianco.
Aggiungete mano a mano poco brodo, ogni volta che il riso lo avra' assorbito.
A meta' cottura unite i funghi strizzati e tagliati grossolanamente e portate a cottura il risotto sempre mescolando e aggiungendo brodo quando il riso lo avra' assorbito.
Spegnete il fuoco, aggiungete il burro, una manciata di Raspadura e mantecate il risotto.
Aggiustate di sale e pepe e portate in tavola decorando i piatti con qualche sfoglia di Raspadura.

lunedì 1 dicembre 2014

FROLLINI AL BURRO E CIOCCOLATO DA REGALO

Benvenuto Dicembre! Tra 25 giorni esatti e' Natale e bisogna cominciare a pensare ai regalini homemade da fare ad amici e parenti.
Come primo biscottino da regalo ho pensato facessero bella figura questi bastoncini burrosi intinti nel cioccolato.
Purtroppo, le temperature elevate da tropici di casa mia hanno reso il cioccolato leggermente opaco, ma il risultato non cambia nel gusto! 
Altro piccolo particolare: sono senza uova, quindi erfetti per chi tra i vostri amici ha intolleranza a questo ingrediente!
Questi biscottini, chiusi ermeticamente durano 4 giorni.


sabato 29 novembre 2014

CAPPON MAGRO ECONOMICO

Il cappon magro, re delle portate principali in Liguria alla vigilia di Natale, e' nato come piatto economico per riciclare il pesce invenduto, ma con il passare del tempo e' diventato una di quelle bonta' che se hai voglia di preparare devi chiedere un prestito a medio termine in banca.
Di recente ho comprato il libro di Delle Piane: "La cucina di Strettisimo Magro" che raccoglie ricette e aneddoti della vita monacale del 1800.
Cercando di decifrarne qualcuna, e vi assicuro che certi termini desueti fanno davvero ridere, come i nappi namburgici, per indicare i topinambur, ho trovato, accanto alla preparazione del classico Cappon Magro (e qui trovate la mia ricetta) questa versione piu' economica, adatta a tutte le tasche e, modernizzandola un poco, ho deciso di prepararla.
Ma perche' viene definito economico? Manca l'abbondanza di pesce che caratterizza la preparazione classica, ma e' degnamente sostituita da pesci poveri preparati in uno dei modi piu' prelibati: fritti.
Oggi, in pescheria, totani e triglie erano in offerta, quindi ho deciso di comperarli perche' molto economici, ma nulla vieta di utilizzare il piu' disparato pesce, purche' sia in offerta e a poco prezzo!


venerdì 28 novembre 2014

PICCOLE COCOTTE DI ZUCCA E FORMAGGIO VALCASOTTO, seconde classificate al CONCORSO VINCIVALCASOTTO DI BEPPINO OCCELLI

Sono quelle soddisfazioni che arrivano dopo tanto cucinare, scrivere e fotografare. E vi assicuro che ti rangullizziscono davvero l'animo.
Quando ho visto la pubblicita' del concorso VinciValcasotto di Beppino Occelli, al supermercato, ho pensato, beh dai, perche' non provarci.
E alla fine, dopo un po' di attesa il risultato e' arrivato: seconda classificata, e un Kit di degustazione di burro e formaggi.
Bene, ecco la ricetta, davvero semplice e leggera. Se a Natale, volete portare un antipastino diverso in tavola, sopratutto se avete ospiti vegetariani, vi consiglio di servirvi queste cocottine calde e filanti.




Ingredienti per 4 persone
  •  600 g circa di zucca mantovana  
  • 250 g di formaggio Valcasotto
  • 100 g di grana padano grattugiato
  • 50 g di burro Occelli
  • un porro
  • un uovo
  • noce moscata q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.
Pulite la zucca da eventuali semi,  tagliatela a pezzi mantenendo la buccia,  e ponetela nel cestello della vaporiera. Cuocetela per circa 20 minuti, quando la forchetta entrerà all'interno della polpa facilmente, la zucca sarà pronta. Raccogliete tutto in una terrina e fate intiepidire.

Eliminate la scorza alla zucca e schiacciate con la forchetta la sua polpa. Unite il grana grattugiato, una generosa grattata di noce moscata, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Aggiungete l’uovo intero e mescolate bene fino a ottenere una crema morbida e omogenea.

Imburrate leggermente 4 stampini da crema catalana (quelli bassi e tondi)  e riempiteli per metà di crema di zucca.
Ora tagliate il formaggio Valcasotto in 12 piccoli rettangolini sottili e distribuitene 3 al centro di ogni stampino. Ricoprite con la crema di zucca rimasta. Livellate la superficie e infornate a 180°C per circa 25 minuti.
Nel frattempo lavate e mondate il porro, affettatelo a rondelle sottili e cuocetelo in padella con il burro rimasto. Stufatelo a fuoco dolce per una decina di minuti, rigirando spesso con il cucchiaio così da non farlo bruciare.
Preparate il restante formaggio Valcasotto tagliandolo a dadini piccoli.

Sformate le cocottine di zucca e ricopritele immediatamente con il formaggio Valcasotto a dadini e i porri. 
Attendete 5 minuti che la preparazione si intiepidisca e il formaggio si sciolga.
Servite.





giovedì 27 novembre 2014

ROLLATA DI TACCHINO ARROSTO CON PERE, SALSICCIA E CASTAGNE, IN PIENO THANKSGIVING STYLE

Sinceramente non mi sentivo di mangiare tacchino per una settimana, ebbene si, le tacchinelle piu' piccole pesano almeno 5 chili, e dato che il mio obbiettivo era quello di preparare una cena del Ringraziamento, all'italiana, ho optato per una piu' modesta rollata di petto. Che comunque non scherza perche' siamo già sui 700-800 g.
Mi sono anche un po' documentata sul web, riguardo le varie ricette del ripieno, e in pratica ho scoperto, che tra i vari stati degli Usa, "si fa a gara" tra chi fa il piu' buono. Cosi' per preparare il ripieno del mio petto di tacchino, mi sono ispirata un po' qui... un po' la...
Visto che gli americani sono "huge" in tutto, anche a tavola non scherzano e della farcia, ne fanno una versione a sformato da servire assieme al tacchino.
Bene, ora ai fornelli!



Ingredienti per 6 persone
  • un petto di tacchino aperto a libro e ben battuto (700 g circa)
  • 150 di salsiccia
  • 100 g di pancetta steccata a fettine sottili
  • 10 castagne
  • 2 pere kaiser
  • un'uovo
  • 50 g di grana padano grattugiato
  • 3 cucchiai di pan grattato
  • tre fette di pane casereccio senza sale
  • un bicchiere circa di vino bianco
  • una costa di sedano
  • una carota
  • una cipolla
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • cannella in polvere q.b.
  • noce moscata q.b.
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.


Cominciate pelando le castagne della prima pelle marrone. Tuffatele in acqua bollente salate e cuocetele circa 15 minuti, finche' saranno diventate tenere. Scolatele e lasciatele intiepidire quindi, eliminate la seconda pellicina.

Tritate finemente nel mixer il sedano, la carota e la cipolla e trasferite tutto in padella con 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva. Soffriggete tutto a fuoco dolce, rigirando spesso.
Eliminate il budello dalla salsiccia e riducetela a pezzetti non troppo grossi, riducete a fettine un terzo (50 g) di pancetta e unite entrambi nella pentola con il soffritto. 
Rosolate bene.
Aggiungete ora le castagne e le pere tagliate a cubetti, salate, pepate e continuate la cottura per una ventina di minuti. Nel caso il ripieno si asciugasse un po' troppo, unite un bicchiere di acqua calda e fatelo assorbire completamente.
Spegnete sotto la padella e fate raffreddare, quindi tritate tutto il ripieno molto finemente passandolo nel mixer.

In una ciotola, sbattete l'uovo con il formaggio, la cannella, la noce moscata, miscelatevi il ripieno e il pan grattato.
Se necessario aggiustate di sale e pepe.

Distendete sul piano di lavoro il petto di tacchino, pestatelo con il batticarne, cosi' da renderlo piu' sottile e spalmatevi sopra uno strato di ripieno alle castagne e salsiccia. Lasciate un poco di spazio ai bordi, cosi quando lo arrotolerete su se stesso, l'interno non uscira'.
Ora, a rotolo completato, fasciatelo sul dorso con la pancetta rimanente e legate ben stretto tutto con uno spago da cucina. In ultimo fissate un rametto di rosmarino tra spago e pancetta.

Disponete il tacchino in una teglia da forno con, sul fondo, un filo di olio extravergine d'oliva e mezzo bicchiere di vino bianco.
Cuocete per 2 ore a 180°C. Controllate l'arrosto di tanto in tanto, se il sughetto si dovesse asciugare troppo, aggiungete ancora mezzo bicchiere di vino bianco.

Nel frattempo, mescolate il ripieno avanzato alle fette di pane raffermo tagliate a tocchetti e bagnate con un poco di vino bianco. Mescolate tutto con cura e trasferite in uno stampo a cassetta leggermente imburrato. 
Trasferite anch'esso in forno e cuocete per circa una mezz'oretta a 180°C, fino a quando fara' una leggera crosticina in superficie.

Servite il tacchino a fette spesse un centimetro, con un poco del sughetto di cottura e una cucchiaiata di sformato di ripieno.

martedì 25 novembre 2014

PANINI MORBIDI DEL THANKSGIVING

Nelle mie ricerche sul Thanksgiving, ho riscontrato che oltre a tutte le varie e numerose pietanze che si preparano per la cena, si usa anche preparare il pane. I piu' classici sono gli Parker House Rolls, ma volendo un poco differenziare la cosa, ho un po' modificato la ricetta.
Chiarmente non hanno nulla a che vedere con il nostro pane, sono morbidissimi, senza crosta e discretamente dolci. Sono ottimi per colazione, farciti di marmellata, ma si accompagnano benissimo anche a una cena salata.



Ingredienti per 12 panini

  • 140 + 400 g di farina
  • 60 ml di acqua
  • 250 ml di latte
  • 125 ml di olio di semi di girasole
  • 100 g di zucchero + 1/2 cucchiaino
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di lievito secco in grani (io ho usato quello bio da pane)
  • un cucchiaino di sale
  • farina di semola rimacinata q.b.
  • 4 noci di burro

In un bicchiere mescolate l'acqua tiepida con il lievito e il 1/2 cucchiaino di zucchero. Lasciate attivare il lievito una decina di minuti, sara' pronto quando comincera' a fare le bolle.
In una larga ciotola, mescolate con un grosso cucchiaio di legno il latte tiepido con lo zucchero rimanente, il sale e l'olio.
Aggiungete 140 g di farina, quindi girate bene per evitare i grumi, poi unite anche le uova leggermente battute a parte.
A questo punto unite anche il lievitino preparato in precedenza e battete tutto con una frusta. Dovra' risultare un composto liscio e morbido.
In ultimo aggiungete, un poco alla volta, la farina rimanente (400g). Sempre mescolando otterrete una pasta, morbida e appiccicosa.
Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare per due ore circa, in un luogo tiepido.
Imburrate abbondantemente una teglia da forno delle dimensioni di 25x15
Trascorso questo tempo, versate l'impasto sulla spianatoia ben infarinata, e con l'aiuto di un coppapasta, staccatene delle palline, in totale 12.
Le palline dovranno avere le dimensioni circa di un pugno, man mano che le formerete, rotolatele nella farina di semola e disponetele una accanto all'altra nella teglia.
Completate con una generosa spennellata di burro fuso sulla superficie delle palline e infornate a 180°C per circa 15-20 minuti. Fate attenzione alla superficie dei panini, se vedete che scurisce troppo,e l'impasto all'interno risulta ancora crudo, coprite tutto con un foglio di stagnola.
Servite i panini tiepidi o freddi. Si conservano chiusi ermeticamente anche un giorno.

lunedì 24 novembre 2014

CAVOLINI DI BRUXELLES STUFATI CON CRANBERRIES E GORGONZOLA PICCANTE

Giovedi e' il giorno del Ringraziamento, e fino ad allora, sospendero' un poco le ricette natalizie, e vi proporro' piatti per festeggiare questa particolare festa americana. Ma con una piccola variante: le ricette sono tutte riproposte in versione italiana.
Iniziamo da un contorno, i cavolini di Bruxelles, ottimi e ricchi di vitamine, in questa ricetta li associo ai piu' classici cranberries americani e al gorgonzola piccante, vanto tutto italiano.


Ingredienti per 4 persone
  • 350 g di cavolini di Bruxelles freschi (una confezione circa)
  • 150 g di gorgonzola piccante
  • 100 g di anacardi non salati
  • 2 cucchiai di cranberries (mirtilli rossi disidratati)
  • 2 cucchiai di Aceto Balsamico di Modena Igp
  • un cucchiaino di miele
  • sale e pepe nero di mulinello q.b.

Lessate i cavolini interi in acqua bollente salata.
Scolateli e, una volta tiepidi tagliateli a meta'.
Tagliate il gorgonzola a dadini.
In una larga padella scaldate 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva e unitei cavolini di Bruxelles, saltate a fuoco vivace qualche minuto, aggiungete il miele e l'aceto Balsamico e mescolate bene. 
A questo punto aggiungete anche i cranberries, gli anacardi un pizzico di sale, mescolate velocemente e trasferite in un piatto di portata. 
Condite con il pepe di mulinello macinato e i pezzetti di gorgonzola, quindi servite.

sabato 22 novembre 2014

BACCALA' PATATE, FAGIOLINI E PESTO LEGGERO

Il baccala e' uno dei miei pesci preferiti. Non e' tra i piu' economici, ma di solito non supera i 17 euro al chilogrammo (almeno qui a Genova). E' molto versatile, si puo preparare in molti modi, non e' molto calorico e sopratutto riempie.
Se avete la pazienza di comprare il filetto (la sciappa, in zeneize) salato e dissalarlo a casa, risparmiate sicuramente, prima di tutto il prezzo del baccala' salato e' minore, in piu', quando ve lo peseranno per determinare il prezzo, a differenza di quello bagnato, non pagherete anche l'acqua. (della serie grandi consigli da braccino corto genovese). Ma per procedere all'ammollo casalingo e' meglio avere un luogo fresco e adatto a questa operazione, generalmente molto puzzolente. Poi e' consigliato lasciarlo in una bacinella con un filo di acqua corrente per 36-54 ore (dipende dalle dimensioni) e cambiare l'acqua minimo 3 volte al giorno. 
Insomma una vera fatica, ma se siete tenaci...
Tornando alla ricetta, e' una cosina che mi e' venuta fuori in una di quelle mattine da dieta nelle quali ho una fame boia. Ovviamente raccoglie i profumi di Genova in un piatto. 
Ah, ultima cosa, il pesto e' leggero perche' senza formaggio...



Ingredienti per 4 persone
  • 500 g di baccala' dissalato
  • 200 g di fagiolini 
  • 2 patate di medie dimensioni
  • un mazzo grande di basilico di Pra'
  • 30 g di pinoli
  • 12 olive taggiasche denocciolate
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • sale q.b.

Sciacquate abbondantemente il baccala' sotto l'acqua corrente.
Tagliatelo in 4 pezzi e cuocetelo a vapore, dalla parte della pelle per 10-15 minuti.
Successivamente spellatelo e dividetelo in scaglie, il pesce lo fara' naturalmente, bastera' premere leggermente la carne con le dita.
Lavate e spuntate i fagiolini, cuoceteli a vapore per una decina di minuti e, appena pronti, tuffateli in una ciotola di acqua ghiacciata.
Lavate le patate e lessatele. Una volta tiepide pelatele e affettatele sottilmente.
Lavate le foglie di basilico e sistematele nel bicchiere del mixer, unite i pinoli,un pizzico di sale, mezzo bicchiere di olio extravergine d'oliva e avviate l'apparecchio. Dovrete ottenere un pesto, omogeneo e liscio. Se rimane una crema troppo spessa, aggiungete ancora un pochino di olio.
Ora montate il piatto.
Disponete su ogni piatto in fila qualche fettina di patata, poi aggiungete sopra qualche fagiolino, in ultimo le scaglie di baccala'. 
Completate il piatto condendo con un filo di pesto leggero sopra il baccala' e guarnendo con tre olive in ciascun piatto.

venerdì 21 novembre 2014

CALAMARATA POLPO E CAPPERI

Ho assaggiato questo piatto in un ristorante, una volta. Poi l'ho rifatto a casa a mio marito e se ne e' innamorato.
Due ingredienti che assieme rendono speciale una pasta molto semplice.
Attenzione a non salare il sugo, visto che ci sono molti capperi, risulterebbe troppo sapido, mentre via libera con il peperoncino, se vi piace, questa ricetta e' ottima anche piccante.
Che ne dite per la vigilia di Natale, di portare il sapore del mare in tavola?



Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di calamarata
  • un piccolo polpo 500-600 g circa
  • due pomodori perini
  • 2 cucchiai di capperi piccoli dissalati
  • 2 spicchi d'aglio
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • una carota
  • una costa di sedano
  • un ciuffo di prezzemolo
  • peperoncino piccolo intero q.b.
  • sale q.b.

Lessate il polpo in poca acqua bollente con la carota spezzata e la costala di sedano. Quando saranno trascorsi circa 20 minuti e la forchetta entrera' facilmente dentro i suoi tentacoli, il mollusco sara' cotto.
Fatelo intiepidire e spellatelo. Tagliate i tentacoli a rondelle e la testa a striscioline.
Incidete i pomodori a x sulla punta, e tuffateli in acqua bollente per 10 secondi, poi trasferiteli in acqua fredda ghiacciata e spellateli. Eliminate l'acqua di vegetazione e riduceteli a dadini.
In una larga padella, scaldate 6 cucchiai di olio extravergine d'oliva assieme all'aglio e al peperoncino tritati, unite poi i pomodori, il prezzemolo tritato e i capperi, quindi fate restringere tutto. Infine aggiungete il polpo a pezzetti e saltate a fuoco vivo qualche minuto.
Lessate la calamarata al dente. 
Scolate la pasta e trasferitela nella padella con il condimento assieme a un mestolo della sua acqua di cottura.
Saltate nuovamente a fuoco vivo per amalgamare tutti gli ingredienti e servite.

giovedì 20 novembre 2014

BISCOTTI AL BURRO E MARMELLATA

Io non ho mai trovato ricette per biscotti senza burro, e, scusate se mi permetto, ma come dice Julie Powel nel film Julie&Julia, "Il burro non e' mai abbastanza". E chissenefrega del colesterolo, aggiungo io...
Comunque, una particolarità questi biscottini la posseggono, non hanno uova, quindi, se siete intolleranti, sono fatti apposta per voi.
Sono perfetti come regalino homemade per le feste. Si fanno abbastanza velocemente, e, chiusi in una bella scatola di latta, una settimana vi durano.


mercoledì 19 novembre 2014

MINIPANINI AL VINO BIANCO E SALVIA FARCITI CON GORGONZOLA E MOCETTA

Oramai non ce' bisogna che lo dica piu', tutto quello che pubblichero' da qui a fine anno e' dedicato al Natale. Saro' monotona... ma quest'anno voglio fare le cose per bene.
Questi piccoli panini sono semplici da preparare, e la loro semplicita' sta nel fatto che se non avete in casa stampini piccoli, potete utilizzare dei pirottini di carta, magari un poco rigidi, altrimenti utilizzatene due, uno dentro l'altro. Non verranno perfettamente tondi, ma almeno riuscirete a dargli una forma decente.
Si cucinano con comodita', si consumano freddi e a palate!


martedì 18 novembre 2014

INSALATA DI RINFORZO AL BACCALA'

Sulle tavole del pranzo di Natale o del veglione di fine anno, l'insalata di rinforzo non puo' mancare. E' una ricetta del sud, che in precedenza preparavo senza pesce, poi una mia amica napoletana mi ha consigliato di unire il baccala', come usa tradizionalmente nella sua famiglia. In effetti e' davvero un'ottimo connubio, cavolfiore, baccala' e sott'aceti, ma non solo..


giovedì 13 novembre 2014

PANDOLCE BASSO GENOVESE

Oggi voglio dividere con voi una cosina di cui vado fiera! Finalmente dopo tnti anni sono riuscita a trovare una miscela decente per questa golosita' tipica genovese di Natale. 
Il mio bambino l'ho coccolato in cottura e sono riuscita a non farlo diventare un sasso, di quelli che lanci contro il muro e rimbalzano.
E' una tradizione natalizia, il pandolce, U PANDÚÇE, si prepara in due maniere, alto o basso. Il primo, di più difficile esecuzione, a lenta lievitazione naturale e' risalente a epoca medioevale, il secondo, piu' basso e schiacciato risale al 1800 e prevede l'uso del lievito chimico per dolci.
Nella ricetta indico il cedro e l'arancia canditi come ingredienti, ma se non sono di vostro gradimento, di posso sostituire con lo stesso peso di uvetta e qualche pinolo uin piu', se invece non amate il sapore dei semi di finocchio, potete anche ometterli.
L'importante, nonostante le dicerie che a Genova siamo di braccino corto, e' non risparmiare su uvetta pinoli e canditi.


Tovaglioli, nastro e stoffa Ikea Natale 2014

mercoledì 12 novembre 2014

SPUMA DI PROSCIUTTO AL PORTO

Il giorno del pranzo di Natale e' associato a cuochi e cuochine che si affannano ai fornelli, per preparare un suntuoso pranzo. Spesso dalla mattina presto ci si mette ai fornelli, per deliziare i commensali con luculiane pietanze, ma poi alla fine, dopo aver riassettato cucina e sala da pranzo ci si sente degli straccetti.
Ora, per chi,  la mattina di Natale, non avesse tempo, o voglia di stare ai fornelli, consiglio di preparare questa spuma di prosciutto, davvero semplice e veloce, perché basta infilare tutto nel mixer e frullare bene.
Se poi avete un pochino piu' di tempo, nulla vi vieta di confezionare dei piccoli cannoli di pasta sfoglia da farcire, come vedete in foto, oppure se avete ancora fretta, e siete fan del già pronto, li vendono confezionati nei supermercati, ma non sono molto buoni.
Comunque voglie servire questa spuma, accompagnatela con crostini di pane o piccoli triangoli di pancarré tostato.



Ingredienti per 4 persone

  • un fondello di prosciutto (350 g circa)
  • 100 g di robiola fresca
  • un cucchiaio di Porto Rosso
  • pepe nero di mulinello
  • semi di papavero per decorazione

Sgrassate il fondello di prosciutto e tagliate la parte magra a cubetti non troppo grossi.
Trasferite tutto nel tritatutto assieme alla robiola, il Porto e un pizzico di pepe macinato al momento.
Avviate l'apparecchio e frullate lungamente fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Di tanto in tanto, fermate l'elettrodomestico e date una rimescolata alla preparazione, così che tutti gli ingredienti si amalgamino bene.
Trasferite la spuma in una ciotola carina, decorate con una spruzzata di semi di papavero e conservate in frigorifero fino al momento di servire.


martedì 11 novembre 2014

RIGATONI ADALGISA

Questo sformato di pasta e' davvero una bomba.
E non scherzo, una bomba di gusto, ma alla fine risultera' molto meno pesante dell' idea che uno si puo fare guardando la foto.
Per fare questa ricetta ho preso ispirazione prima dalla signora Adalgisa, che mi ha raccontato come sua mamma calabrese nei giorni di festa preparava la pasta al forno, poi dal rinomato vesuvio di rigatoni dello chef Iaccarino, giusto per dare una forma piu' carina al tutto.
Premetto, per preparare questo piatto ci vuole davvero un sacco di lavoro, ma si puo' preparare il tutto con largo anticipo e conservare lo sformato in frigo fino all'arrivo degli ospiti per poi infornarlo all'ultimo minuto.
Consiglio questo primo per il pranzo di Natale, un classico delle tavole del Sud Italia, per i giorni di festa, ma un poco rivisitato!


martedì 4 novembre 2014

CANNOLI AI GAMBERI AL BACON

Passato Halloween, non propriamente una "nostra festa" adesso e' ora di guardare verso il Natale... E non sto scherzando. Certi blog o siti in giro per il web, cominciano gia' ad accennare ricette e lavoretti per questa ricorrenza.
E io quest'anno vorrei arrivare preparata a Natale/Capodanno, anche perché da quando ho aperto il blog, in due anni, non sono ancora riuscita a fare articoli decenti su questo periodo dell'anno, vuoi per un'impegno, o sopratutto per le mie varie sfighe di salute
Ora non prometto di riuscire nel mio intento... ma intanto comincio.
Oggi partiamo con una delle prime ricette che secondo me vi faranno fare un figurone a Capodanno con gli ospiti. E' uno stuzzichino molto anni ottanta, ma di recente l'ho rispolverato, a grande richiesta del maritino. La ricetta originale (quella della nonna) prevedeva la pasta sfoglia chiusa a saccottino, io ho voluto farne dei cannoli e aggiungere un poco di sesamo per rendere tutto un po' piu' sciccoso! 


gamberi bacon sesamo

mercoledì 29 ottobre 2014

JACK-O'-LANTERN: COME FARLA


Ora veniamo alla famosa Jack-o'-Lantern. 



Prima di tutto perche' si fa ad Halloween e da cosa deriva. Bene Wikipedia, racconta fedelmente la leggenda irlandese.
L'usanza di Halloween è legata alla famosa leggenda dell'irlandese Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che un giorno al bar incontrò il diavolo. A causa del suo stato d'ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del diavolo, ma, astutamente, riuscì a far trasformare il diavolo in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Jack mise il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d'argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Allora il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò libero. I successivi dieci anni dopo, il diavolo si presentò nuovamente e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. Durante la propria vita commise tanti peccati che, quando morì, rifiutato dal paradiso e presentatosi all'Inferno, venne "cordialmente" scacciato dal demonio che gli ricordò il patto ed era ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata. All'osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall'Inferno), che Jack posizionò all'interno di una rapa che aveva con sé. Cominciò da quel momento a girare senza tregua alla ricerca di un luogo su cui riposarsi. 
Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack va a caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è posto per lui ma non si dette tregua a cercare un posto di riposo eterno. (Dato che quando questa tradizione raggiunse l'America ci fu una carestia invece di usare la rapa usarono la zucca perché più presente e anch'essa legata all'aldilà).
Ma perche' si parla di lanterne fatte con le rape, in questa citazione, invece che di zucche? E' semplice, Halloween, e' una tradizione molto antica  che risale a tempi remoti, in cui Francia Italia Centro settentrionale, Inghilterra e Scozia facevano parte della cultura celtica, ancor prima dell'Impero Romano per intenderci. E quindi, dato che Cristoforo Colombo, non era ancora nato, le zucche in Europa non esistevano ancora. Cosi' si intagliavano le rape, di forma tonda ed essenzialmente povere (anche se interi popoli ci sono vissuti generazioni mangiando solo rape).

Ora che vi siete sparati il pistolotto storico,  attribuire l'americanita', a una festa dalle origini antiche e buone, se non quella di annoverare i defunti, non mi piace, e mi sembra doveroso ricordare le radici delle ricorrenze.

Tutte quelle schifezze consumistiche a cui si lega Halloween, sono arrivate con il tempo e originariamente, questa festa non aveva a che fare nulla con la morte, l'occulto e i mostri.

Torniamo a noi....

Come cavolo si fa una Jack-o'-Lantern. E' semplice. Basta avere piccoli accorgimenti.

OCCORRENTE: 

Una zucca di Halloween. 
La prima a sinistra e' piu' spessa e robusta, la seconda, si incide facilmente e al suo interno si trova pochissima polpa, praticamente solo semi.


Coltelli affilati da intaglio tipo spelucchino

pennarello nero

scavino o cucchiaio spesso

PROCEDIMENTO:
  
Iniziate praticando un cerchio non troppo largo, ma che ci possa entrare facilmente la mano. Incidete tutto il contorno e asportate la calotta.

Sulla parte verticale della zucca, quella piu' bella, disegnate occhi e bocca spettrali di Jack. Se non siete degli artisti limitatevi a fare disegni schematici. Sara' molto piu' facile in seguito intagliarli.
Sul web si trovano schemi da stampare dai piu' facili ai piu' complicati, semplici mascherine da stampare e applicare come cartamodello sulla vostra zucca. Ho trovato questa pagina che raccoglie 150 modi di intagliare la zuccotta.



Eliminate piu' polpa possibile. Rimanete a 3-4 centimetri massimo dalla scorza. Questo conservera' meglio la zucca da eventuali e inevitabili muffe.


Ora sara' molto piu' semplice intagliare occhi e bocca.
Infine asciugate l'interno con della carta assorbente.

Per conservare la zucca, che, come ho detto prima, inevitabilmente nei giorni a venire si deteriorera' cospargendosi di muffe e moscerini, sono andata a fare una ricerca sul web. E ho trovato diversi modi, i piu' gettonati sono:

  • Dopo aver intagliato la lanterna, immergerla completamente per 8 ore in un secchio pieno d'acqua con un cucchiaio di candeggina ogni gallone d'acqua (1 gallone sono circa 3.7 litri). Poi basta farla asciugare a testa in giu, e conservare l'acqua dove la si e' immersa in uno spruzzino, cosi' da rigenerarla nei giorni a venire con una spruzzata di acqua e candeggina, in effetti quest'ultima essendo cloro, previene le muffe. Tempo di conservazione: 10 giorni circa.

  • La seconda opzione e' quella di cospargere la superficie senza buccia, intagli compresi, di vasellina, questa sigilla la polpa preservandola dalle muffe. Tempo di conservazione: 9 giorni.

  • La colla vinilica, sempre sparsa su tutta la polpa funziona come la vasellina. Tempo di conservazione: 6 giorni.

  • In ultimo si puo' utilizzare lo spray acrilico, o il flatting spray ad acqua, cosi' da prevenire la disidratazione e pure le muffe. Leggete bene le istruzioni, l'importante e' che non sia infiammabile. Tempo di conservazione: 9 giorni.
N.B. I tempi di conservazione sono indicativi, Tratto da http://www.myscienceproject.org/pumpkin.htlm

In commercio su internet si trova uno spray non tossico il Fresh Pumpkin, che preserva la vostra zucca, ma penso sia difficile da reperire nel nostro paese.

Aggiornamento 30/10/14: In un negozio di colori, ho trovato uno spray plastificante che si puo' usare su tutte le superfici. Mi sembra ottimo. Crea una patina lucida su tutta la superficie della zucca rendendola impermeabile.  Piu' avanti sapro' dirvi la durata della zucca con questo prodotto.

Per rendere piu' lucida la vostra creazione, potete lucidarne la scorza con olio vegetale, magari di semi, che costa meno, oppure con olio da mobili incolore.

Se avete animali per casa, oppure volete utilizzare lo spray infiammabile, da Ikea vendono delle candeline a led  non molto care, che potranno sostituire degnamente quelle a fiamma libera.

In ultimo, vorrei ricordare, che non tutte le zucche di Halloween sono commestibili, quelle piu' chiare, c'e' pochissima polpa e sono anche molto acquose, quelle di colore arancione intenso sono piu' polpose, anche se il sapore, non e' paragonabile a quello di una zucca mantovana, puo' esser utile la ricetta del Potage di zucca e patate (anche senza la fonduta di parmigiano) per non buttare via nulla. in piu' i semi si possono tostare in forno e sgranocchiare davanti alla tv.

Ora che vi ho raccontato tutte queste belle storie, tocca a voi sbizzarrirvi, e se volete una Jack-o'-Lantern perfetta, vi conviene prepararla il giorno stesso.

Giusto per metter bene in chiaro le cose, gli intagli sono stati tutti fatti dal maritino!!!!






















Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...