In questo particolare periodo dell'anno, denominato Quaresima, per le vie della città vecchia, si possono fare piacevoli incontri nella pasticcerie.
Perchè dover rinunciare a tutto durante la lunga penitenza, quando si possono mangiare dei dolcetti creati apposta per questa occasione, senza grassi animali.
I Quaresimali, a Zena, sono un'antica tradizione risalente al XVI secolo, quando le monache della Chiesa di San Tommaso decisero di preparare dei biscottini a base di farina di mandorle, zucchero e acqua ai fiori di arancio per rendere meno triste il loro digiuno.
Come mai un dolce a base di mandorle, in una terra così angusta dove di alberi di mandorlo non vi è alcuna traccia?
Il marzapane, fu importato a Genova in tempi antichissimi, ancora prima della scoperta dell'America, quando durante gli scambi commerciali eseguiti all'epoca delle Crociate, dalle colonie in Medio Oriente e a Bisanzio, giungevano in porto le navi colme di zucchero, frutta secca e panetti di marzapane.
Parliamo di cultura araba, risalente ancora prima della nascita di Cristo.
Ma non vi crediate che fosse mangiare per i poveri, il marzapane era riservato alle famiglie nobili, ai ricconi genovesi, i quali allietavano con questa delizia i loro lussureggianti banchetti. Al popolo ne rimaneva solo il sogno, o un assaggio, magari rubato durante lo scarico delle navi.
Tornando a tempi più vicini a noi, e alle monache agostiniane di San Tommaso, nel XIX secolo, le autorità decisero di distruggere la loro chiesa per fare posto alla più moderna Piazza De Ferrari, e un pasticcere molto noto in città, Romanengo, proprio per non perdere la ricetta dei Quaresimali, decise di farla sua e proporre queste delizie nel suo negozio.
Oggi come in passato le vetrine del negozio espongono solo dolci quaresimali, tanto che, nel 1868 il "popolo d'Italia" giornale dell'epoca, scrisse : ...durante la Quaresima il suo laboratorio trovasi al massimo dell'attività per il grande smercio di marzapani di cui Romanengo non ha e non avrà mai rivali e di cui ogni buon cattolico può farsi una scorpacciata senza tema di dar poi gusto al demonio...E se ci pensiamo oggi, con il senno di poi, fu anche una grandissima trovata commerciale quella del signor Romamengo, la produzione di quaresimali, durante i 40 giorni di penitenza cristiana, che nei secoli scorsi era osservata da quasi tutta la popolazione, gli avrebbe garantito introiti anche in un periodo di "magro" lavoro per la sua bottega.
E ora, trullo di tamburi, eccole le sue vetrine, quelle di Piazza Soziglia! Trionfano alzatine e piatti stracolmi di quaresimali!

Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i vari tipi di Quaresimali proposti dalla tradizione.
Abbiamo I CANESTRELLI, fatti con pasta di mandorle cruda. Una ciambellina lavorata rigorosamente a mano, imbevuta poi in una bagna di acqua di fiori d'arancio e decorata con mompariglia.
Poi c'e' IL MOSTACCIOLO; due piccole losanghe di marzapane di marzapane cotto, farcite di marmellata di fichi e decorate con zucchero semolato.
Infine, i più colorati, I MARZAPANI SULL'OSTIA, serviti sul classico pirottino a frange, vengono preparati con pasta di mandorle, poi cotti e infine riempiti di una dolce glassa di zucchero aromatizzata, a seconda del colore, con fragola, pistacchio, cacao e arancio.
Non vi resta che venire a Zena e assaggiarli!
Per scoprire le nostre tradizioni dolciarie secolari, alle quali "noialtri zeneizi"
siamo molto legati.
Per scoprire le nostre tradizioni dolciarie secolari, alle quali "noialtri zeneizi"
siamo molto legati.
L'indirizzo utile:
Antica Confetteria Pietro Romanengo Fu Stefano
-Via di Soziglia 74/76R
-Via Roma 51/53R
Genova
www.romanengo.it













